Pedaggi autostradali: prezzi in aumento con il 2017

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Pedaggi autostradali: incremento dello 0,86% sulla rete di Autovie Venete
Aumenti molto contenuti (fra i dieci e i trenta centesimi di euro) che in alcune tratte, per effetto del meccanismo di arrotondamento, non scattano. Confermate le agevolazioni ai pendolari.

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti quest’anno ha concesso un incremento dello 0,86% ai pedaggi autostradali sulla rete di Autovie Venete, dopo il “congelamento” delle tariffe adottato nel 2015 . Un incremento molto contenuto in ogni caso, visto che, a seconda delle tratte varia fra i dieci e i trenta centesimi, ma che su alcune addirittura non scatta per il meccanismo di arrotondamento. Le componenti della tariffa La formula utilizzata per il calcolo dei pedaggi, è quella del “price cap” che comprende il recupero dell’inflazione programmata più una serie di variabili legate alla qualità del servizio, alla pavimentazione e al tasso di incidentalità, alle quali si aggiunge quella correlata al livello degli investimenti
Il meccanismo degli arrotondamenti. Il decreto interministeriale numero 1044/28/133 del 12 novembre 2001 del Ministero dei Trasporti, contiene una norma che riguarda il meccanismo degli arrotondamenti. La norma prevede che fino a 5 centesimi, i prezzi devono essere arrotondati per difetto a zero; oltre i 5 centesimi vanno arrotondati per eccesso a dieci.

La distribuzione. Non tutto ciò che Autovie Venete incassa resta alla Concessionaria. Una parte, pari al 2,5% circa va ad Anas, l’ Iva va allo Stato, un’ulteriore quota viene utilizzata a copertura degli investimenti e un’altra, non di poco conto, è destinata alle spese di manutenzione: dalla gestione degli impianti tecnologici agli interventi più vari (riasfaltature, sostituzione di barriere di protezione, azioni di prevenzione del ghiaccio o di ripulitura dalla neve; potatura delle siepi, sfalcio del verde, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale). Un lavoro costante e impegnativo anche dal punto di vista economico, ma indispensabile per garantire la sicurezza della circolazione, tant’è che la manutenzione è una delle poche voci di bilancio che difficilmente subisce ridimensionamenti. Per quanto riguarda le agevolazioni relative ai pendolari, agevolazioni attivate nel febbraio 2014 e prorogate l’anno successivo fino al 31 dicembre 2016, è stata prevista una ulteriore proroga. Il protocollo sottoscritto a suo tempo, fra Aiscat (l’organismo di rappresentanza delle società autostradali), alcune Concessionarie e il Ministero, prevede l’applicazione di una “scala sconti” basata sul numero dei transiti e applicabile per tratte non superiori ai 50 chilometri. La misura rappresenta un buon punto di equilibrio tra le esigenze dei gestori e la necessità di sostenere l’utenza (minori costi, nonché benefici per l’ambiente in seguito alla riduzione dei tempi di percorrenza e decongestionamento della viabilità ordinaria).

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