18 i sorrisi donati per i bambini del Nicaragua con il Mercatino Internazionale della Bontà

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Strepitoso successo per la 14^ edizione del Mercatino Internazionale della Bontà che si è svolto domenica 5 marzo a Città Fiera. 3.301,05 sono i fondi raccolti quest’anno a favore di Operation Smile che grazie ad essi potrà ridare 18 sorrisi ai bambini meno fortunati. Un risultato importante raggiunto grazie all’impegno profuso dai tantissimi partecipanti che sentono l’evento, dopo tante edizioni, come un appuntamento di festa che trasforma la solidarietà in un momento concreto di condivisione tra adulti e bambini a cui viene trasmessa l’importanza del legame che deve esserci tra etica ed economia e la gioia nel riscoprire i valori semplici che riempiono il cuore.
La scuola che quest’anno si è distinta per la raccolta fondi più alta è stata ISIS Malignani di Udine, seguito da ISIS Magrini – Marchetti di Gemona e dalla scuola dell’infanzia di Sant’ Osvaldo di Udine.

Ad ospitare l’evento come di consueto il centro commerciale Città Fiera trasformato per una domenica in una grande piazza animata dai giovani studenti intenti a vendere piccoli oggetti realizzati a mano o giocattoli non più usati. I giovani protagonisti hanno suddiviso poi il profitto, raccolto con le vendite, tenendo per se il 70% dei proventi e devolvendo il 30% alla Fondazione Operation Smile Italia Onlus, così come la cifra simbolica di 10 euro necessari per affittare lo spazio espositivo e di vendita.

I fondi raccolti quest’anno serviranno a contribuire alla missione in Nicaragua in programma dal 3 al 13 maggio prossimi, durante la quale sono stimati circa 150 interventi. L’obiettivo di Operation Smile è visitare ed operare, entro i prossimi due anni, tutti i bambini del Nicaragua nati con la labiopalatoschisi. A maggio 2016 è stato inaugurato il Centro di Cura di Operation Smile, elemento chiave per la formazione del personale medico locale nell’ottica dello sviluppo sanitario del Nicaragua. Nel corso dell’ultima missione sono stati operati 135 pazienti, nel team erano presenti alcuni volontari italiani, membri dello staff della Fondazione e due studentesse volontarie del programma Student Programs.