2 GIUGNO: 70 ANNI DI REPUBBLICA CELEBRATI AL SACRARIO DI REDIPUGLIA

Fogliano Redipuglia (Go), 02 giu – Settant’anni fa nasceva la
Repubblica Italiana: la ricorrenza è stata solennemente celebrata
al Sacrario di Redipuglia, dove riposano le spoglie di oltre
centomila nostri soldati caduti nella Grande Guerra.

La cerimonia odierna ha visto la presenza del sottosegretario
alla Difesa Gioacchino Alfano, della presidente del Friuli
Venezia Giulia Debora Serracchiani e di numerose autorità civili,
militari ed ecclesiastiche. Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia era rappresentato dal vicepresidente Paride
Cargnelutti.

Davanti ai reparti schierati delle Forze Armate e alle insegne di
associazioni combattentistiche e d’arma, Alfano ha deposto una
corona alla memoria dei caduti, prima dell’accensione dei tripodi
che sovrastano il Sacrario e della lettura della preghiera per la
Patria. La motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro al
Valor militare al Milite ignoto è stata affidata alla voce di
Paola Del Din, insignita di quella stessa Medaglia che onora
anche il fratello Renato, caduto a Tolmezzo nel ’44.

Alfano, nella sua allocuzione, prendendo le mosse dalla Grande
Guerra che segnò, nel sacrificio estremo, la vera coesione della
Nazione Italiana, ha osservato che celebrare oggi il 2 giugno
1946, data della vittoria referendaria della Repubblica, non è
vuota retorica, ma significa consolidare le fondamenta della
nostra democrazia, per la quale quella data fu non solo un punto
di approdo ma anche un punto di partenza. Rileggendo la storia di
settant’anni si scoprono oggi, ha osservato il sottosegretario
alla Difesa, ragioni di legittimo orgoglio e motivata fiducia.

Al termine della cerimonia la presidente del Friuli Venezia
Giulia ha evidenziato il particolare significato del 2 giugno in
un tempo in cui la Regione è impegnata – e lo sarà anche nei
prossimi anni – a commemorare il centenario della Prima Guerra
mondiale. Serracchiani, tra i significati pregnanti nella data di
settant’anni fa, ha rimarcato in maniera particolare il rilievo
dell’acquisizione del diritto di voto da parte delle donne. I
valori della Repubblica – altra sottolineatura – sono
strettamente legati ai valori dell’Europa, che, ha detto la
presidente, l’Italia – tra i più convinti tra i Paesi – tiene
fermi, pensando in particolare al futuro delle prossime
generazioni.
ARC/PPH/RM

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