Cormons: per un fine settimana si torna nel rinascimento con la rievocazione storica – 30 ago 2015

11794464_753599444765647_4796797928718491407_oGiocolieri, dame, cavalieri, mangiafuoco e molto altro vi aspettano alla Rievocazione Storica Rinascimentale in onore di Massimiliano I d’Asburgo. Dalle 11.00 all’imbrunire mercato degli antichi mestieri e dei lavori fatti a mano, spettacoli itineranti, taverne rinascimentali…non mancate!!

Ogni anno la società organizza importanti eventi ed incontri culturali. Fra essi spicca la Rievocazione Storica Rinascimentale giunta oggi alla 14ma edizione, ideata per ricordare un evento della storia cormonese accaduto quasi 500 anni fa: la concessione degli Statuti da parte dell’Imperatore Massimiliano I°, con cui iniziano i 4 secoli della storia asburgica di Cormòns.

Ma l’attività della Pro Loco Castrum Carmonis è varia e molteplice: grazie all’apporto del prof. Steno Ferluga, gli eventi scientifici ideati e realizzati dalla Pro Loco castrum Carmonis coinvolgono ogni anno nomi prestigiosi del mondo della scienza e della divulgazione fra i quali Piero e Alberto Angela, Roberto Vacca, Margherita Hack.

alle 11:00 apertura del mercato degli antichi mestieri e dei lavori artistici. Al via anche gli accampamenti, i giochi  e le attività di vtia medievale

alle 16:30 grande corteo di dame cavalieri e musici

“La Rievocazione di Cormons è dedicata alla storia delle nostre terre quando nel 1518 con l’imperatore Massimiliano I ebbero inizio ben quattro secoli di storia asburgica.
Nato nel 1459 vicino a Vienna, Massimiliano fu un personaggio di carattere multiforme, amante dell’arte, della musica e della lettura, ma anche della caccia, della guerra e dei tornei.
Egli disputò ben 64 tornei, guadagnandosi il titolo de l’Ultimo dei Cavalieri. Vissuto tra il Medioevo e il Rinascimento, Massimiliano I sperimentò il passaggio dalle armi bianche alle prime armi da fuoco, e il suo famoso esercito di Lanzichenecchi sostituì lance e spade con i primi cannoni e moschetti.
A Cormons l’imperatore viene ricordato con le sue battaglie contro i Veneziani i quali avevano messo a ferro e fuoco la città e per il suo Editto del 1518 che esentò i Cormonesi dalle tasse per sei anni affinchè potessero risollevarsi dalle miserie che la guerra aveva portato.”