A Palmanova, commemorazione e visione commentata di “Auschwitz, un ritorno”. 27 gennaio

Giornata-della-memoria-2017

Anche a Palmanova sarà ricordato il Giorno della Memoria, una giornata dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Il prossimo venerdì 27 gennaio dalle 18.30, al Monumento ai caduti, sotto la Loggia di Piazza Grande, la cerimonia alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. A seguire, nel Salone d’onore del Palazzo Municipale, la visione commentata del viaggio di un sopravvissuto “Auschwitz, un ritorno” del regista Benedetto Parisi.

Shlomo Venezia, uno dei pochi sopravvissuti del sonderkommando di Auschwitz ha dovuto attendere fino al 1992 per trovare la forza di ritornare sul luogo dello sterminio. Lo ha fatto, richiesto dalla provincia di Roma, per accompagnare una scolaresca. Da allora periodicamente ripercorre in quei luoghi, con vari gruppi, le tappe della sua deportazione con lo scopo di mantenerne viva la memoria.

Questo docufilm, girato in occasione di un viaggio di istruzione organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine nel maggio 2004, racconta attraverso le parole di Shlomo e le immagini di Auschwitz attuali e di repertorio, i momenti salienti della sua storia, dalla cattura alla liberazione. Regia, riprese e montaggio Benedetto Parisi. Musica, Enrico Baldini, Giorgio Parisi, Benedetto Parisi. Alla proiezione sarà presente anche Giulia Cane del CEC di Udine.

“Sarà un momento di riflessione e ricordo dedicato alla grande tragedia che segnò l’Europa durante la seconda Guerra Mondiale. Non possiamo dimenticare. È nostro dovere fare in modo che tali tragedie non si ripetano. Questo messaggio deve arrivare soprattutto alle nuove generazioni” commenta la vicesindaco di Palmanova Adriana Danielis. “Quest’anno abbiamo scelto, oltre alle commemorazioni ufficiali, di ricordare questa giornata attraverso le immagini, attraverso la testimonianza diretta di cui ha vissuto il dramma della deportazione ad Auschwitz. Un modo diretto, molto forte ma efficace, per parlare dell’Olocausto, per raccontare questo dramma e preservarne il ricordo”.