A4: lavori primo lotto al 70%

SFB_2713Nessuno stop ai lavori della terza corsia, né maxi rincari sulle tariffe. “I ritardi di cui periodicamente sento parlare – afferma il presidente di Autovie Venete Emilio Terpin – in realtà non esistono per un semplice motivo: stiamo parlando di una tempistica stabilita all’epoca del primo Piano finanziario, e parliamo del 2009 si badi bene, quando lo scenario era completamente diverso rispetto a quello attuale. Se guardiamo ai contratti stipulati, i tempi sono stati sempre ampiamente rispettati.”. In realtà, i “ritardi”, rispetto a quanto previsto in precedenza, sono dovuti essenzialmente a quei lotti per i quali la precedente amministrazione non è stata in grado di assicurare i finanziamenti necessari per la loro cantierizzazione.
“Lo sforzo dell’ amministrazione attuale – aggiunge l’amministratore delegato Maurizio Castagna – è proprio quello di recuperare sui tempi, consentendo di dare continuità ai lavori senza interruzioni, così come è già stato fatto per il primo lotto. Ci stiamo adoperando per assicurare le risorse necessarie anche per quelli successivi”. Dal punto di vista prettamente realizzativo, inoltre, una buona parte dei lavori già conclusi sono stai ultimati prima del previsto (dalla trasformazione in autostrada della Villesse – Gorizia, ora A34, al casello di Meolo, compresa la riorganizzazione del casello di Trieste Lisert che ha permesso di ridurre le code estive).
E ancora: i lavori del primo lotto hanno superato il 70% – allo stato attuale l’avanzamento risulta in anticipo sul contratto – nonostante comprendano infrastrutture più che impegnative come il Ponte sul Fiume Piave (una campata già realizzata, l’altra in corso di realizzazione). Per quanto riguarda gli aumenti tariffari (che per il 2014 sono stati inferiori a quanto previsto nel Piano Finanziario originario) Autovie, in accordo con il Commissario e anche sulla base di quanto richiesto dal Ministero delle Infrastrutture, sta rivedendo il suddetto Piano. Fra le ipotesi considerate la rimodulazione, tra l’altro, dei tempi degli investimenti, affinchè sia possibile contenere gli incrementi tariffari originariamente previsti con un minor impatto sugli utenti. A tale proposito sarà istituito a breve presso il Ministero dei trasporti un apposito tavolo, al quale siederanno anche rappresentanti del Ministero dell’Economia, per fronteggiare la riduzione degli introiti derivanti dai mancati adeguamenti tariffari e per valutare le misure compensative per le Concessionarie, tra le quali anche una possibile proroga della scadenza della concessione. Per quanto riguarda, infine, la riorganizzazione complessiva del piano finanziario, non c’è nessuna rivisitazione “al ribasso”, ma una ricalibratura degli interventi, alla luce del mutato contesto economico, dell’esperienza maturata in questi anni, delle opportunità fornite dalle nuove tecnologie oltre che, ovviamente, a una rivisitazione della scala delle priorità.