Agricoltura: sempre più prosecco nella viticoltura friulana

Prosecco-1Aumenta la superficie di vigneti di varietà Glera destinati alla DOC Prosecco. La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell’assessore alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli ha accolto la richiesta formulata dal Consorzio di tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco. L’ampliamento totale ammonta a 560 ettari in Friuli Venezia Giulia, e sarà realizzato nel corso delle prossime tre campagne viticole.

L’innalzamento del potenziale produttivo, ora portato a 23.250 ettari complessivi tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, è stato chiesto dal Consorzio – spiega l’assessore Shaurli – a seguito dei significativi incrementi del volume certificato e dal sostanziale raggiungimento del limite viticolo prefissato. Il trend  di commercializzazione, infatti, è in continua crescita e nell’anno scorso ha segnato un ulteriore aumento del 16 % dopo il + 27 % registrato nel 2014.

L’istanza, dunque, è stata accolta dalle due Regioni dopo un percorso ampiamente condiviso dalla filiera produttiva. Tuttavia, la decisione delle due Giunte di adeguare il limite d’iscrizione allo schedario viticolo non si limita al mero ampliamento della superficie. Sono stati infatti già definiti anche i criteri di accesso all’incremento della superficie.

Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, metà degli ettari assegnati sarà distribuita tra le aziende che alla data del 29 aprile 2016 erano già inserite nel sistema di controllo della DOC Prosecco e non soggette al blocco della rivendicazione del marchio. La restante parte è invece riservata alle aziende in possesso di determinate caratteristiche, tra le quali l’assessore Shaurli evidenzia due importanti priorità, ovvero l’adesione ai canoni dell’agricoltura biologica e l’appartenenza alla gestione previdenziale quale giovane agricoltore.

I produttori del Friuli Venezia Giulia interessati alle assegnazioni dovranno presentare domanda alla direzione centrale Risorse agricole, forestali e ittiche, entro 15 giorni dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione (BUR