AGRICOLTURA: SHAURLI,ORGOGLIOSI NOSTRI VINI MACERATI E LORO PRODUTTORI

Udine, 11 luglio – “Dobbiamo essere orgogliosi di aver inventato, o sarebbe più giusto dire riscoperto, in questa regione, i vini macerati, quelli che molti definiscono orange wine , e invece di cercare sempre distinguo e antagonismi dobbiamo ringraziare ed essere orgogliosi dei produttori che ormai da anni offrono al cittadino semplicemente una scelta di qualità in più”.

Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli in occasione della presentazione, nella sede della Regione a Udine, del libro Vini macerati nati in FVG. Ora conquistano il mondo, del giornalista Mauro Nalato, a cui hanno partecipato i dieci produttori di vino macerato citati dall’autore e provenienti da Oslavia, dal Carso Triestino, da Gorizia e dalla provincia di Udine.

“Il volume – ha proseguito Shaurli – riconosce una lungimiranza e un coraggio nati in questa regione ormai vent’anni fa. Non sempre purtroppo siamo in grado di promuoverci e spesso anteponiamo diversità di posizioni; per una volta è giusto solo dire che da qui, da Oslavia non altrove, sono rinati i vini macerati che tanta attenzione ora suscitano in tutto il mondo”.

“Vini, apprezzati ormai in Italia e soprattutto all’estero, che nascono nella nostra regione – ha aggiunto – da un gruppo di produttori definiti visionari che attraverso scelte coraggiose e non certo facili promuovono una vitivinicoltura sostenibile a livello ambientale e nello stesso tempo fortemente legata alla storia e all’identità del nostro territorio”. Il volume, edito da Chiandetti, raccoglie nelle 56 pagine riccamente illustrate l’intero panorama delle produzioni del vino macerato che oggi sta conquistando sempre più estimatori in tutto il mondo.

Le pagine del libro raccontano le storie di dieci produttori fra quelli che producono vini macerati: da Josko Gravner, Radikon, Dario Princic e Nicolò Bensa (La Castellada) di Oslavia allo sloveno Valter Mlecnik con Stefano Novello di Prepotto, il goriziano Damijan Podversic, i carsolini Beniamino Zidarich, Matej Skerlj e i Vignai del Malina.

Presente alla conferenza stampa anche Max Plett, presidente di Slow Food FVG, che ha sottolineato come l’Associazione creda in questi vini che vuole descrivere in modo completo per spiegarli al consumatore.

“Ho pensato a questo libro perché questo metodo di vinificazione, nato in Friuli Venezia Giulia – ha detto Nalato – non è mai stato riconosciuto ufficialmente e visto che in molti Paesi ormai ci sono produttori che in qualche modo hanno cominciato a produrre del vino utilizzando il know-how  messo a punto con grande fatica a Oslavia, volevo scongiurare il rischio che ci scippassero la primogenitura”.

In chiusura Shaurli ha ricordato che il sostegno della Regione al volume indica come l’Amministrazione riconosca l’originalità di questi vini, che intende tutelare: “un riconoscimento che dobbiamo ai loro produttori per averli pensati andando anche contro corrente e contro le conoscenze ufficiali e sedimentate in campo enologico: una realtà di cui dobbiamo andare fieri”.

ARC/LP/RM

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