Allestito anche un alveare didattico

Etichette in friulano fatte dai bambini per le piante autoctone dell’Orto botanico di Udine.
Allestito anche un alveare didattico.

Nuovi cartellini bilingue friulano-italiano per la sezione delle piante autoctone custodite all’Orto botanico di Udine. Li hanno realizzati e posizionati gli alunni del laboratorio di friulano “Vuardins ator” della scuola media “Augusto Lizier” di Travesio in visita d’istruzione con le insegnanti Maddalena Quaglia, Ivana Bozzer e Eugenia Capozzi nella struttura che la Provincia di Udine gestisce in via Urbanis, nel centro studi cittadino. Tra le novità dell’Ort didatic, l’alveare didattico allestito nei giorni scorsi grazie alla collaborazione con il Consorzio provinciale degli apicoltori di Udine. Alveare con moduli trasparenti che permetterà ai tanti studenti in visita nella struttura di osservare e quindi conoscere più da vicino il mondo delle api. Attualmente l’alveare contiene circa 10 mila api e può raggiungere una capienza di 50 mila unità.
La storica struttura dell’Orto Botanico, come hanno spiegato ai ragazzi l’assessore Leonardo Barberio e il curatore Michele Fabbro, è stata ristrutturata e inaugurata nell’ottobre 2012, svolge funzioni di conservazione ex situ di piante di flora notevole del Friuli, effettua attività divulgative e didattiche per le scuole, ospita studenti universitari per tirocini con l’obiettivo di incentivare la ricerca e la sperimentazione in tutte le discipline botaniche ed è in contatto per interscambi di sementi con centinaia di Orti e Giardini botanici a livello mondiale. 
Si estende tra gli istituti Malignani, Marinelli e Zanon, occupando una superficie di circa 4 mila metri quadrati ed è stato oggetto di diversi interventi di rinnovo che hanno riguardato serre, magazzini, laboratorio didattico, biblioteca e uffici, oltre ai terreni e alle aree di coltivazione. Sono stati ricreati ambienti naturali di interesse comunitario, già presenti in regione (torbiera, magredo, duna). Vengono moltiplicate annualmente oltre 1000 specie vegetali provenienti da orti botanici corrispondenti in tutto il mondo e, a queste, ne sono state aggiunte diverse decine grazie alla collaborazione con l’orto botanico di Padova, uno dei più antichi orti universitari d’Italia.  In programma la realizzazione di una serra che ospiterà orchidee esotiche, già realizzato invece un campo catalogo di antiche varietà friulane di meli e viti. Create le aree di germinazione e di moltiplicazione a temperatura controllata per la conservazione delle piante autoctone friulane.

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