AMBIENTE: ACCERTAMENTO ARPA FVG A IMPIANTO CREMAZIONE DI CERVIGNANO

Trieste, 12 lug – Le anomalie alla linea di depurazione dei
fumi dell’impianto di cremazione di Muscoli di Cervignano del
Friuli sono state risolte e l’impianto funziona coerentemente con
quanto previsto dall’Autorizzazione unica ambientale rilasciata
dalla Provincia di Udine alla SER.CIM. srl.

E’ questo l’esito del sopralluogo effettuato all’impianto di
cremazione il 4 luglio da funzionari dell’Agenzia regionale per
l’Ambiente/Arpa e dell’area Ambiente della Provincia di Udine.

Il sopralluogo si è reso necessario a seguito della comunicazione
della SER.CIM. in cui veniva segnalato che nel corso dei
controlli periodici – effettuati in regime di autocontrollo,
secondo quanto previsto dalle autorizzazioni in essere – erano
stati rilevati superamenti dei limiti per le diossine.

Dagli accertamenti effettuati – ha osservato Arpa – è emerso che
il superamento è stato provocato da una anomalia elettronica che
ha inciso sul funzionamento della coclea di dosaggio del reagente
(miscela standard di bicarbonato di sodio e carbone attivo)
utilizzato per abbattere gli inquinanti di processo. Al momento
del sopralluogo l’azienda aveva già ripristinato le normali
condizioni operative e la coclea era funzionante.

I tecnici di Arpa FVG, a conclusione degli accertamenti, hanno
impartito adeguate indicazioni sulle misure per monitorare il
dosaggio giornaliero del reagente onde prevenire il ripetersi di
tale anomalia.

Il forno crematorio è dotato di una linea di depurazione fumi che
prevede il raffreddamento dei fumi a 120-150 °C mediante uno
scambiatore di calore, l’iniezione nel flusso dei fumi di una
miscela a base di bicarbonato di sodio e carbone attivo, un
filtro a maniche per la filtrazione dei fumi raffreddati che
trattiene il particolato solido e i reagenti esausti.

Sulla base delle esperienze presenti nella letteratura
scientifica è da ritenere poco probabile una contaminazione
ambientale, soprattutto per il limitato volume dei fumi
complessivamente emessi dal forno crematorio. Pur tuttavia, a
seguito dell’evento, l’Agenzia regionale per l’Ambiente si è
attivata per verificare l’entità dell’impatto al suolo delle
emissioni.

A tale proposito Arpa effettuerà uno studio modellistico sulle
aree di ricaduta dei fumi. Nelle aree a maggior impatto
individuate verrà effettuata un monitoraggio esteso nel tempo.
ARC/RM/com

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