AMBIENTE: RIUNITO OGGI TAVOLO TECNICO INQUINAMENTI SUOLI TRIESTE

Trieste, 5 set – Si è tenuta oggi a Trieste la seconda riunione
del Tavolo tecnico istituito dalla Regione per l’esame della
situazione di inquinamento dei suoli accertata dall’Agenzia per
la Protezione dell’Ambiente FVG/Arpa in comune di Trieste.

Tra i compiti del Tavolo tecnico, composto da rappresentanti
della Regione (direzione Ambiente e direzione Salute), della
Provincia e del Comune di Trieste, Arpa FVG e Azienda sanitaria
universitaria integrata di Trieste, vi è, innanzitutto, quello di
verificare se si è in presenza di un’ipotesi di “inquinamento
diffuso”, così come definito dal Codice dell’Ambiente.

L’inquinamento diffuso, secondo la normativa, si verifica
allorquando il terreno risulta inquinato non in conseguenza di un
singolo episodio (ad esempio uno sversamento di idrocarburi sul
terreno) ma per l’operare di numerose e distinte cause, quali,
sempre a titolo di esempio, il traffico veicolare, il
riscaldamento domestico, l’attività industriale, ecc.

Nell’odierna riunione, Arpa ha presentato ulteriori dati
analitici, riferiti ai siti oggetto di indagine; il Tavolo
tecnico ha incaricato Arpa stessa di completare le indagini e
procedere alla valutazione dei dati raccolti, al fine di
confermare o escludere la ricorrenza di un’ipotesi di
“inquinamento diffuso”.

Il Tavolo ha inoltre deciso i successivi passi, tenuto conto
della circostanza che l’episodio di Trieste costituisce un
precedente unico sull’intero territorio nazionale: benché,
infatti, sia facile immaginare che altre città italiane versino
in condizioni analoghe a quelle oggetto di indagine nel capoluogo
giuliano, non esistono precedenti noti in cui si sia affrontato
un’ipotesi di inquinamento diffuso dei suoli e a cui sia
possibile fare riferimento.

Il Tavolo ha così deciso di coinvolgere nei lavori l’Istituto
superiore di Sanità, al fine di verificare se la situazione di
inquinamento riscontrata nei terreni possa costituire un
eventuale rischio (e di quale portata) per la salute dei
cittadini.

Sono state infine approvate le misure di precauzione proposte dal
Comune di Trieste. La delibera della Giunta regionale che ha
istituito il Tavolo tecnico, infatti, ha considerato che i tempi
per giungere alla redazione di un Piano di gestione
dell’inquinamento diffuso saranno inevitabilmente lunghi: nel
frattempo devono essere adottate tutte le misure precauzionali
idonee a ridurre il rischio potenziale.

In esecuzione di ciò, il Comune ha proposto alcuni interventi
(completamento di recinzioni e un’ulteriore copertura in ghiaia
per la scuola d’infanzia Don Chalvien e per la scuola elementare
Biagio Marin; estensione delle misure già previste da precedenti
ordinanze del sindaco ad altri cinque siti) che il Tavolo ha
giudicato idonee.

A proposito di tale interventi, si ricorda che la Regione ha
previsto, nella recente legge di assestamento, la somma di
350mila euro di cui il Comune potrà avvalersi per l’adozione di
misure mitigative delle conseguenze dell’inquinamento accertato.
Il termine per il Comune per presentare alla Regione la richiesta
di finanziamento scadrà il prossimo 11 ottobre.

Il Tavolo ha aggiornato i propri lavori ad ottobre, quando
saranno disponibili gli ulteriori dati analitici di Arpa e sarà
possibile contare sulla presenza dei rappresentanti nazionali
dell’Istituto superiore di Sanità.
ARC/RM/com

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