Aperture claustrali 2018: Le città proibite – Toni Capuozzo

Ritornano le “Aperture claustrali” nel segno del “Viaggio”
Relatori Toni Capuozzo, Lucio Fabi e Franco Fabbro

Sarà tema del viaggio nei suoi molteplici possibili significati il filo rosso dell’edizione primaverile delle “Aperture claustrali”, le serate aperte alla cittadinanza organizzate dalle Biblioteche dell’Università di Udine nello spazio del chiostro trecentesco di Santa Lucia della Biblioteca umanistica e della formazione, in via Mantica 3 a Udine.

Tre gli appuntamenti in programma.
Giovedì 31 maggio il giornalista Toni Capuozzo parlerà de Le città proibite.
Giovedì 7 giugno lo storico Lucio Fabi affronterà il Viaggiare per forza. Storie di mobilità forzata durante la Grande Guerra.
Giovedì 14 giugno il neurologo Franco Fabbro accompagnerà infine il pubblico nei Viaggi della mente, viaggi dell’anima.

Le tre serate si concluderanno con degustazioni offerte rispettivamente dalle aziende agricole vinicole Dario Coos di Nimis (Ud), Valentino Butussi di Corno di Rosazzo (Ud) e della famiglia Trevisan, Borgo Trevisan di Gradisca d’Isonzo (Go).

«Lungi dall’esaurire le tipologie e i significati del “Viaggio” – spiega Andrea Tilatti, delegato alle biblioteche e banche dati dell’Università di Udine -, si è pensato di dare voce all’esperienza di un grande giornalista, Toni Capuozzo, che viaggia, anche a suo rischio, per informare gli altri, alla lunga esperienza di ricerca di uno storico non accademico, Lucio Fabi, che ha sempre guardato alle vicende della Grande Guerra sotto il profilo dell’esperienza drammatica delle persone, individui o gruppi che fossero, e alla ricerca di un neurologo, Franco Fabbro, che accosta il tema di un viaggio particolare, della mente e dell’anima, che sovente viene visto al confine con l’alienazione, anche se non forse patologica».

Tre interventi accomunati nel tema vasto e inesauribile qual è quello del viaggio, ma anche singolarmente collegate a fatti e tematiche contemporanee e attuali. «Oggi – esplicita Tilatti – si riscontra una grande sensibilità sul tema della libertà d’informazione e di stampa e sui pericoli personali incontrati dai giornalisti. Siamo poi anche nel centenario dell’occupazione austro-tedesca del Friuli e dell’imponente ondata di profughi smossa dal trauma di Caporetto. Infine, cade quest’anno il quarantennale della legge Basaglia. L’auspicio è che si sappia trasformare gli incontri in altrettanti momenti di riflessione e confronto, pur se caratterizzati da toni gradevoli e lievi».