Caso Regeni: lettere anonima accusa il capo della polizia egiziana

Giulio Regeni Il sequestro di Regeni “fu ordinato dal generale Khaled Shalabi, capo della Polizia criminale e del Dipartimento investigativo di Giza”, il distretto in cui Giulio scomparve il 25 genneio. Lo riporta “Repubblica”,che dà conto delle mail di un anonimo che mostra di conoscere alcuni dettagli delle torture inflitte a Regeni,accertati dall’autopsia e noti solo agli inquirenti italiani. L’accusa dell’anonimo investe i vertici egiziani degli apparati di sicurezza civili e militari, del ministero dell’Interno e della stessa presidenza.
E proprio il nome di Shalabi viene fatto anche da fonti al Cairo de La Stampa, secondo cui l’Egitto intende “sacrificare” il generale (già condannato nel 2003 da un tribunale di Alessandria per aver torturato a morte un uomo e falsificato i rapporti della polizia, ma reintegrato dopo la sospensione della sentenza) nel nome dei buoni rapporti con l’Italia.