Confindustria Udine: dati sul mercato digitale italiano

banda larga internet
Il mercato digitale in Italia nel 2014 ha ancora sofferto, con un calo della spesa dell’1,4% a 64,2 miliardi euro (-4,4% in 2013), ma segnali positivi sono attesi per il 2015 periodo per il quale si stima una crescita dell’1,1% a 64,9 miliardi. Lo ha detto Roberto Collavizza, responsabile Business NordEst di Telecom Italia, capogruppo del Gruppo Telecomunicazione e Informatica di Confindustria Udine. Collavizza ha spiegato che “trainano software e applicativi (+4,2%), contenuti e pubblicità digitali (+8,5%), piattaforme gestione web (+13,8%), cloud (+37,4%), Iot (+13,3%). Netta ripresa per i Pc le cui vendite crescono del +12,5% (1,515 milioni di desktop e 3,503 milioni di notebook; nel 2013 fu -16,5%); tablet calano(-8,2%, da 3,4 a 3,12 milioni di pezzi). I servizi di Tlc, che coprono un terzo del mercato, ancora sotto pressione dalle dinamiche regolamentari e tariffarie, registrano, sempre secondo Collavizza, seppure in miglioramento, valori negativi (-7,1% dopo il -10,2% registrato tra 2012 e 2013). Un ridimensionamento è stato riportato dalle voci servizi Ict (Information comunication technology) e da Dispositivi e sistemi. Nel primo caso si è passati dal -2,7% del 2013 al -0,3% del 2014; dispositivi e sistemi hanno rallentato dal -2,3% al -0,1%. Di notevole impatto l’aumento dell’accesso alla banda larga: mentre il numero di linee mobili perde il 3,2% (a seguito del -1,2% del 2013), gli accessi a banda larga da rete fissa crescono del 2,1% dopo il 2,5% di un anno prima e quelli da rete mobile del 17,8% dopo il 46,2% del 2013. Bene anche la vendita di Smartphone la cui crescita però è in rallentamento: +14,6% a 14,1 milioni di unità. La crescita ipotizzata per il 2015 sarà il risultato di un forte rallentamento nel calo dei Servizi di rete Tlc, che dopo il -7,1% del 2014 dovrebbero riportare un -2,8%. Nel frattempo si rafforzerà, sempre secondo le stime, la crescita di Servizi Ict (+0,6%), di Software e soluzioni Ict (+5,6%), di Dispositivi e sistemi (+1,3%) e di Contenuti e pubblicità digitali (+9,3%). Importante contributo alla crescita saranno gli investimenti. “L’Italia – ha rilevato il capogruppo – investe in Ict solo il 4,8% del Pil, contro il 6,9% di Germania, il 7% Francia e 9,6% del Regno Unito. Portando la quota Pil al 6,6%, in linea con la media Ue, si potrebbero generare circa 700 mila posti di lavoro e un fatturato superiore ai 65 miliardi di euro”.