Consorzio Friuli Colli Orientali: Michele Pavan nuovo presidente

Michele Pavan

Tutela e valorizzazione della viticoltura di collina e dei vitigni autoctoni, tra gli impegni prioritari

Il Consorzio di tutela vini a Doc “Friuli Colli Orientali-Ramandolo”, ha un nuovo presidente: il cividalese Michele Pavan, 45 anni, titolare dell’azienda “La buse dal Lòf”, di Prepotto. Lo ha nominato, all’unanimità, il Consiglio di amministrazione chiamando anche, alla collaborazione gestionale, i vicepresidenti Paolo Valle di Buttrio e Adriano Gigante, di Corno di Rosazzo (anche rappresentante delegato nel Consiglio del Consorzio delle Doc del Fvg).
«Innanzitutto – ha detto Pavan – ringrazio i consiglieri per la fiducia accordatami e, in particolare, Adriano Gigante che mi ha preceduto nell’incarico. Mi sento particolarmente responsabilizzato nel rappresentare un Consorzio che unisce tante aziende capaci di svolgere una ruolo di primo piano nel panorama della viticoltura friulana. I Colli Orientali rappresentano oltre il 10 % della superficie vitata regionale e si caratterizzano, soprattutto, per la gestione di una importante percentuale della viticoltura di collina e per una politica attenta alla difesa e valorizzazione dei vitigni autoctoni. Personalmente, amo le sfide e il mio lavoro sarà dedicato a creare condizioni utili a garantire ulteriore sviluppo e crescita al comparto vitivinicolo e a tutto il territorio. In questo impegno – ha concluso Pavan – sono orgoglioso di poter essere affiancato da un team di tecnici qualificati e competenti che ho già avuto modo di conoscere e apprezzare».
Nel direttivo siederanno anche: Filippo Butussi (Az. Valentino Butussi), Federico De Luca (Az. Ronc dai Luchis), Demis Ermacora (Az. Ermacora), Filippo Felluga (Az. Livio Felluga), Martina Moreale (Az. Il Roncal), Michele De Pace (Az. Perusini), Sandro Vizzutti (Az. Vizzutti), Maurizio Zaccomer (Az. Zaccomer), Silvano Zamò (Az. Le Vigne di Zamò) e Germano Zorzettig (Az. La Sclusa).

Friuli Colli Orientali-Ramandolo
Il Consorzio, nato nel 1970, rappresenta la Denominazione con più Docg (Ramandolo, Picolit e Rosazzo) e il maggior numero di vitigni autoctoni (10) del Friuli Venezia Giulia. La produzione annuale è di circa 73.000 hl di vino su 1.700 ettari vitati. Il Tocai friulano è la varietà maggiormente coltivata e la produzione di uve bianche occupa il 60% della superficie contro il 40% delle uve nere.