Come investire nel capitale umano: creare una rete tra università e mondo del lavoro, in particolare nel mondo delle libere professioni intellettuali”: è questo il titolo del sostanzioso e accurato lavoro che è valso a Marana Rampino di Udine e Cristian Buda di Trieste, entrambi consulenti del lavoro, il primo premio nella sezione “Speciale strumenti multimediali” alla terza edizione del Premio giovani consegnato a Treia in provincia di Macerata, in occasione della chiusura del 1° Festival del Lavoro.
“E’ motivo di soddisfazione per tutta la nostra categoria – commenta Stefano Sassara, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Udine – vedere due giovani della nostra Regione che si sono fatti onore in Italia con un lavoro approfondito che ha messo in luce la centralità e l’importanza del ruolo dei consulenti del lavoro nel processo di valorizzazione delle risorse umane”.
Nel loro elaborato i premiati Rampino e Buda hanno infatti evidenziato “la forte spaccatura tra datori di lavoro e lavoratori: manca la totale comunicazione, ognuno cerca di preservare il suo “piccolo mondo”. Questa tensione inibisce l’emozione generando paura e si traduce in panico. Paura crea paura”.
Secondo i due consulenti del lavoro, “il mondo del lavoro va realmente conosciuto; non basta soffermarsi a studiarlo. Negli ultimi anni si sono selezionati giovani laureati con ottimi voti ma “senza vita pratica” senza quella furbizia del “rubare con l’occhio”.
“Il consulente del lavoro – sottolineano – può risultare il vero filtro per le imprese sul piano della comunicazione, della gestione e del dialogo con le risorse umane. Si deve modificare la “mente” dell’azienda ed è ormai giunto il momento di intraprendere un nuovo percorso, costruire una nuova visione, ampliare le prospettive. I giovani sono il baluardo per dare un nuovo input a questa classe professionale adesso un po’ trascurata. Si dovrà puntare sui giovani, realizzare una rete stabile tra università e mondo del lavoro, creando sinergia tra aziende e lavoratori. Ricordando una frase di Enzo Ferrari, potremmo affermare che solo così si potrà dire che la “vera vittoria è quella che verrà”.
“Questa crescita – concludono Rampino e Buda – riguarda il capitale umano nel suo essere interiore, perché solo riconoscendo l’uomo ed investendo su di lui che si può iniziare con il piede giusto questo nuovo cammino”.