Corsa per Haiti: oltre 1200 ciclisti sulle Valli del Torre e del Natisone

Per il quarto anno consecutivo il team di Help Haiti ha deciso di puntare su Cividale del Friuli e le sue vallate. Lo start di questa 27ima edizione è fissato alle 8.20 di domenica 12 maggio in piazza Duomo  Quattro i percorsi disponibili per professionisti, dilettanti, amatori e cicloturisti e 5 i circuiti presenti, tra questi anche l’E-Bike Tour organizzato da Enzo Cainero. Proprio Cainero, in conferenza stampa, ha annunciato che dopo il Lussari è già al lavoro per far tornare il Giro d’Italia sul Matajur

E’ quasi tutto pronto per lo spettacolo di colori, passione sportiva e promozione turistica del territorio che andrà in scena domenica 12 maggio a Cividale del Friuli e nelle Valli del Natisone e del Torre in occasione della Corsa per Haiti.
La manifestazione, che rappresenta la più importante granfondo su strada organizzata in Regione e che vedrà al via, nel centro storico della cittadina ducale domenica mattina alle 8.20 oltre 1200 ciclisti, è stata ufficialmente presentata nella sala consiliare del Municipio di San Pietro al Natisone da Sante Chiarcosso, patron della Asd Help Haiti, alla presenza dei Sindaci e degli Amministratori dei 18 Comuni interessati dal passaggio della corsa, dal consigliere regionale Giuseppe Sibau e da Enzo Cainero, organizzatore delle tappe friulane del Giro d’Italia e grande amico delle Corse per Haiti, che ha anche confermato che sta lavorando all’ipotesi di portare di nuovo la Corsa Rosa, tra un paio d’anni, sul Matajur.
La 27ma Corsa per Haiti è valida quale prova del campionato nazionale ACSI Fondo e Mediofondo (per i soli tesserati ACSI Ciclismo), prova del circuito Alpe Adria Tour 2019, Granprix Maglia Nera 2019, prova del circuito Unesco Cycling 2019 e prova della Combinata per Haiti riservata ai ciclisti che parteciperanno ad entrambe le corse.


Quattro i percorsi allestiti dall’organizzazione:
Granfondo (157km, con un dislivello complessivo di 2.380 metri)
Mediofondo classica (101 km, 1.100 metri)
Mediofondo Ciclosportiva alla francese (101 km, 1.100 metri)
Percorso cicloturistico (77 km, 360 metri)
La partenza, inizialmente prevista più tardi, è stata anticipata alle 8.20 per evitare problemi logistici e di traffico a Sud di Cividale del Friuli, in un territorio interessato da un’altra corsa ciclistica, la Coppa Granzotto.
Il giorno che precede la granfondo, sabato 11 maggio 2019, dalle ore 15 alle 18, al Palazzetto dello Sport di via Perusin, si terrà l’evento organizzato quest’anno dalla Dream Team.
Come da tradizione, l’intero incasso sarà devoluto in beneficenza ai progetti sostenuti da Help Haiti e portati avanti dalla onlus Pane Condiviso.
Domenica, possono partecipare con le E-bike tutti i tesserati e coloro che possiedono il certificato medico agonistico, ai percorsi ciclosportivo o cicloturistico con tessera giornaliera richiesta alla segreteria [email protected]. Per la cicloturistica (77km) l’organizzazione mette a disposizione gratuitamente E-bike su prenotazione fino ad esaurimento biciclette con assistenza completa, mentre per la ciclosportiva (101 km) alle E-bike viene fornita l’assistenza con 2 punti di ricarica. Inoltre per chi lo desidera sabato 11 maggio sarà possibile provare le E-bike con dei test gratuiti, sempre su prenotazione.
Tutti gli introiti delle iscrizioni alle corse organizzate da Help Haiti, delle tessere associative all’Asd Chiarcosso Help Haiti e dei vari eventi organizzati dal nostro team, escluse le naturali spese di gestione e il costo del materiale necessario alla realizzazione delle stesse, va in beneficenza. I progetti di Help Haiti sono finalizzati interamente alla solidarietà verso la popolazione haitiana, in particolar modo verso la fascia più debole, gli indigenti e i minorenni. Da oltre 30 anni raccogliamo fondi da destinare alla onlus Pane Condiviso (informazioni sul sito www.panecondiviso.com) e quindi al paese caraibico, uno dei più poveri e flagellati da calamità naturali al mondo. Una missione nata dal coinvolgimento diretto della famiglia Chiarcosso che più volte si è trovata in prima persona ad Haiti verificando con mano e con i propri occhi la situazione di bisogno e di pericolo in cui vive la popolazione.