Crisi: l’economia stamattina respira; governo Monti: Berlusconi sì, Di Pietro no

MarioMontiLa Borsa respira con recupero di Mediaset e delle banche, lo spread, pur restando a livelli altissimi si attesta a 570 punti sul decennale ma sta scendendo di minuto in minuto, arrivano parole di conforto da Obama (“L’Italia ha un problema di liquidità più che di insolvenza, non è come la Grecia”) la direttrice del FMI Lagarde chiede però chiarezza politica.

Chiarezza politica: Napolitano lunedì probabilmente incaricherà Mario Monti dop oaverlo nominato ieri senatore a vita. Qale sarà la maggioranza che sosterrà questo governo il cui programma sarà dettato di fatto dall’Unione Europea con le misure già preventivate al precedente governo Berlusconi.

Intanto chi si è già schierato per il no: si sono chiamati fuori la Lega Nord e Di Pietro. Il Partito Democratico farà la sua parte così come le varie formaizoni di centro (Udc e finiani). Spaccatura in seno al PDL. Berlusconi dopo la giornata da tremori di ieri si è reso conto che non c’è altra strada che accettare il governo tecnico (“scelta ineludibile”)ma non tutti dentro il Pdl son odella stessa idea: la componente ex AN guidata da La Russa pare contraria ad appoggiare il governo Monti preferendo le elezioni.

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