Cultura: le foto di Garolla a Pasolini in mostra a Casa Colussi

Udine, 17 mar – Ha inaugurato a Casa Colussi di Casarsa “Con le
parole di figlio”, la mostra organizzata dal Centro studi Pier
Paolo Pasolini con il sostegno della Regione Friuli Venezia
Giulia.

In esposizione cinquanta scatti realizzati da un protagonista del
fotogiornalismo degli anni Cinquanta e Sessanta, il napoletano
Federico Garolla. La mostra espone per la prima volta l’insieme
delle immagini realizzate a Pasolini nel 1959 e soprattutto nel
1960, in un biennio di transizione che vide il poeta febbrile
sperimentatore di forme espressive, al punto di passaggio tra
l’impegno letterario, fino ad allora prevalente, e l’imminente
lavoro nel cinema, inaugurato nel 1961 dal capolavoro di
“Accattone”.

Scatti esemplari, sul piano estetico e documentario, come tutti
quelli realizzati da Garolla nella sua carriera, intensa fino
agli anni Settanta, quando, prima di diventare editore di
cataloghi d’arte, fu collaboratore dell'”Europeo”, poi inviato
speciale di “Epoca” e “Le Ore” e in seguito fotografo freelance
per i maggiori settimanali italiani.

Quando Garolla morì, nel 2012 a Milano, Gianluigi Colin,
l’artista e art director di origine pordenonese, scrisse che
aveva “contribuito con il suo sguardo discreto ed elegante a
creare l’identità complessa del nostro fotogiornalismo”. Amico
personale di Ungaretti e di altri scrittori, Colin lo descrive
“sempre affabile, elegante, affabulatore: incantava i salotti:
era un tipico gentiluomo napoletano, colto, ironico, elegante”.

L’iniziativa di rilievo nazionale che il Centro Studi Pier Paolo
Pasolini gli dedica – è stato sottolineato nel corso
dell’inaugurazione a cui sono intervenuti, tra gli altri,
l’assessore regionale alla Cultura, il presidente del Centro
Piero Colussi, lo scrittore e cugino di Pasolini Nico Naldini, il
fotografo Uliano Lucas, la curatrice d’arte Tatiana Agliani e
Isabella Garolla, curatrice dell’Archivio Federico Garolla –
nasce dalla collaborazione tra il ricco archivio e il Centro
Studi.

“Ora il prezioso dossier iconografico pasoliniano entrerà a far
parte dell’archivio del Centro, già impreziosito dalle
fotografie, tra gli altri, di Mario Dondero, Mimmo Cattarinich,
Danilo De Marco, Roberto Villa e Letizia Battaglia”, ha ricordato
Colussi.
ARC/EP

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