Cultura: Serracchiani, per Illegio cerchiamo accordo con il Ministero

Tolmezzo (Ud), 21 mag – “Strutturare l’evento delle mostre di
Illegio attraverso un accordo con il Ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo e invitare lo stesso ministro
Franceschini a visitare l’edizione di quest’anno. Perché la
realizzazione della rassegna deve essere consolidata, affinché
abbia garanzie di continuità a prescindere dall’identità degli
amministratori pubblici”. Così la presidente della Regione Friuli
Venezia Giulia, Debora Serracchiani, oggi a Illegio (Tolmezzo) in
occasione dell’inaugurazione della mostra “Amanti. Passione umane
e divine”, organizzata dal Comitato di San Floriano a cura di don
Alessio Geretti e che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica
8 ottobre.

Una rassegna ispirata ad una forza poderosa – quella dell’amore –
che ha emozionato la stessa Serracchiani, la quale si è
soffermata proprio sul tema della mostra, estendendolo a quel
senso di umanità che ci fa guardare al prossimo senza odio e
diffidenza.

La presidente poi ha voluto ringraziare gli organizzatori per la
grande qualità della rassegna, ricordando come nelle ultime tre
edizioni si siano scelti argomenti diversi, tutti portatori di un
forte impatto artistico, oltre che di originali suggestioni.

La mostra conduce il visitatore in un percorso di quarantacinque
dipinti e sculture che vanno dal Trecento al Novecento,
provenienti da trenta collezioni europee e che elevano l’animo
accendendo l’emozione con le storie più incantevoli, struggenti,
sublimi e tragiche: quelle che raccontano la potenza, sottile e
grandiosa, dell’amore.

Le opere trovano origine da cinque fonti principali – la
mitologia classica, la Sacra Scrittura, le vite dei santi, la
letteratura cavalleresca e romantica, il teatro – e immergono il
visitatore in una profonda meditazione sull’amore, nel suo
rapporto tra materia e spirito, tra gioia e tormento, tra la vita
e la morte.

Ecco allora Venere e Adone, in un’opera di Jaques Blanchard del
1632 mai vista prima in Italia, che riflette l’insegnamento di
Tiziano e rappresenta la stessa Venere innamorata, per uno
scherzo di suo figlio Eros, di un uomo la cui bellezza la rende
plasticamente arrendevole.

Ma l’emozione del sentimento viene materializzata anche dalle
sculture del Canova, che nell’Endimione dormiente la luna ammira
l’irresistibile gioventù del cacciatore. Una fascinazione che non
vuole avere mai fine, e per questo Endimione rimane eternamente
addormentato. Sospeso nel tempo.

Altro soggetto, stessa declinazione: Amore e Psiche. Qui il
Canova modella la favola di Apuleio, quando Eros si innamora di
un’anima, delicata e fragile, come la farfalla che viene tenuta
nella mano del dio.

C’è poi il tradimento, come quello di Cleopatra a Marcantonio,
che Johann Michael Rottmayr in un olio su tela, riflettendo un
barocco nordico pesante, sublima artisticamente nell’inganno
compiuto usando l’avvenenza.

E poi la perdizione, la danza di Salomè che fa breccia nel cuore
lascivo di Erode, dipinta dal croato Ivan Tisov, il quale,
contaminato dalla secessione di Monaco, rappresenta una scena
completamente concentrata sull’ipnosi del ballo.

Nel percorso di Illegio 2017 trova spazio dirompente anche la
sensualità mistica della Maddalena, con due opere per la prima
volta esposte in Italia e siglate da Orazio Gentileschi e da
Bartolomé Esteban Murillo.

Amore e morte, e in questo caso la fine prematura di Ernst Klimt
(fratello del celebre Gustav), che scomparso a soli 28 anni è
riuscito a lasciare in eredità i Giovani innamorati nel giardino,
raffigurando quella che per pochi anni sarà sua moglie ma che
rimarrà eterna, perché il tempo passa e, con il dono della fede,
il sentimento non muore mai.

Oltre alla presidente Serracchiani, all’evento erano presenti,
tra gli altri, anche il vicepresidente della Provincia di Udine,
Franco Mattiussi, e il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo.
ARC/GG/ppd

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