CULTURA: TORRENTI, GORIZIA CENTRO D'INTERESSE PER SETTORE MUSEALE

Gorizia, 29 giu – La mostra ‘Guerra e moda – l’alba della donna
moderna’, aperta ai musei provinciali di Gorizia, in Borgo
Castello, fino al 4 dicembre, coincide con il passaggio di
competenze dalle Province alla Regione nel settore delle
strutture museali, previsto per l’1 luglio.

Come ha ricordato nell’occasione l’assessore regionale alla
Cultura, Gianni Torrenti, dall’1 luglio anche i Musei provinciali
di Gorizia saranno infatti gestiti dalla Regione.

Si tratta di una realtà ricca di opere e reperti di grande
interesse, ha detto Torrenti, attiva da oltre centocinquant’anni,
e sarà gestita dall’Amministrazione regionale attraverso il nuovo
ente Erpac, Ente regionale per il patrimonio culturale, creato
per favorire il coordinamento e la promozione dei beni museali
che caratterizzano l’offerta culturale del Friuli Venezia Giulia.

La Regione infatti ha deciso anche per questo di concentrare su
Gorizia le sue politiche nel settore del patrimonio culturale.

Il passaggio di competenze, come ha specificato Torrenti, non
comporterà cambiamenti, se non in positivo, consistenti nella
valorizzazione e nella possibilità di promuovere il capitale
artistico, storico e culturale esistente, in rete con la proposta
dell’intera regione, e in termini concreti e moderni.

Per favorire la conoscenza dei beni e la loro fruizione da parte
di un pubblico più vasto.

Nel contempo, ha assicurato l’assessore regionale,
l’Amministrazione ha curato gli aspetti volti a garantire che le
opere presenti nei Musei del Castello rimangano patrimonio della
comunità locale.

Soffermandosi sulla mostra ‘Guerra e moda’, curata da Raffaella
Sgubin, Torrenti ha ricordato che è stata allestita in continuità
con le iniziative legate alla memoria della prima Guerra
mondiale.

Iniziative che proseguiranno fino al 2018.

La mostra, all’inaugurazione era presente anche lo stilista
Roberto Capucci, ha origine dall’evento organizzato due anni fa:
‘Donne nella grande guerra’.

Dalla quale era stato escluso il tema del costume e le
implicazioni legate e derivanti dall’abbigliamento dell’epoca,
proprio per dedicarvi uno specifico approfondimento, che è
appunto costituito dalla rassegna oggi inaugurata.

Rassegna, che è stata pensata per valorizzare gli spazi museali
esistenti, e in considerazione del fatto che i Musei provinciali
di Gorizia già ospitano tra l’altro una sezione dedicata alla
moda e alle arti applicate.

La mostra propone: abiti, accessori, foto e oggetti a tema.

E ruota attorno alla considerazione, che si ricava da una
pubblicazione del 1917 riportata nella mostra, che ‘nella Grande
guerra le donne sono state capaci di improvvisare l’impossibile’,
dovendosi sostituire all’uomo in gran parte delle attività della
società che non fossero direttamente legate al conflitto.
ARC/CM/EP

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