Cultura: Torrenti, nel 2018 investimenti su musei e biblioteche

Trieste, 15 dic – L’incremento del 50 per cento di risorse a
musei e biblioteche per il prossimo triennio è tra i capisaldi
della legge di Stabilità 2018 in ambito culturale.

“Siamo estremamente soddisfatti perché in questi anni abbiamo
aumentato il sostegno in modo importante, dando stabilità al
settore dello spettacolo, del cinema, della ricerca, ma in
particolare quest’anno abbiamo rilanciato gli investimenti per
biblioteche e musei con un aumento del 50 per cento delle risorse
per il triennio 2018-20”, ha commentato l’assessore regionale
alla Cultura, Gianni Torrenti, a margine dei lavori dell’Aula.

“Per i musei, che come è noto sono attrattori non solo culturali
ma anche turistici, siamo passati dalle poche risorse utili solo
per l’ordinaria amministrazione a bandi importanti per
valorizzare progettualità, riallestimento, ricerca e
catalogazione. Abbiamo fatto anche un ulteriore importante
incremento di investimenti sul protocollo della lettura, perché
se il Friuli Venezia Giulia è già la regione con il più alto
tasso di lettori, è anche vero che occorre non fare mancare
questi investimenti per non perdere il primato”, ha aggiunto
Torrenti.

Secondo Torrenti, ora anche l’Ente regionale patrimonio culturale
della Regione (Erpac) potrà “essere partner ideale dello sviluppo
di musei importanti, come le Gallerie del Tiepolo di Udine, il
museo di storia locale Tiere motus di Venzone, il museo carnico
delle Arti popolari Gortani di Tolmezzo, che fino a oggi non
potevano essere finanziati dalla Regione”.

Anche in merito alla promozione e tutela delle lingue minoritarie
Torrenti ha tenuto a rimarcare la continuità dell’amministrazione
regionale nel sostegno al settore, in cui anzi spesso i
finanziamenti sono stati incrementati.

“Oltre a corposi riparti della legge 38 per la tutela dello
sloveno e il mantenimento delle poste sul tedesco, siamo
intervenuti più che raddoppiando i fondi sul friulano, attraverso
soprattutto l’Arlef-Agenzia regionale per la lingua friulana (dai
400 mila euro a disposizione del 2013 è passata agli odierni 900
mila euro), la Società filologica friulana (dai 150 mila euro del
2013 ai 350 mila euro in assestamento 2019), Radio Onde furlane
(raggiunge ora 150 mila euro l’anno) e l’incremento dei fondi per
la Festa della Patrie, che – ha rimarcato Torrenti – sta
riscuotendo sempre maggiore consenso e interesse”.

Fra le modifiche accolte alla collegata due emendamenti prevedono
che le Conferenze rispettivamente per la lingua slovena e per
quella friulana, chiamate per legge a riunirsi almeno una volta
nel quinquennio di legislatura, adempiano a questo impegno entro
i primi 24 mesi. “Sarà di certo più utile organizzare le
Conferenze, che sono un momento di verifica e confronto
sull’efficacia delle politiche sulle lingue minoritarie, entro il
biennio: ciò consentirà di fare un punto a metà legislatura e
eventualmente reindirizzare alcuni interventi”, ha convenuto
Torrenti.
ARC/EP

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