Dall’Italia al Libano. Angela, mamma blogger, ci racconta la sua esperienza.

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Come anticipato dal titolo, questa volta andiamo a prendere un caffè virtuale a Beirut la capitale del Libano per conoscere Angela Bonifacio che, attraverso le pagine del suo blog http://thesirenbyangelina.blogspot.com/, racconta la sua vita di mamma italiana in Libano.

Fino agli anni Sessanta questo stato di circa 10.400 mq di superficie era conosciuto come la “Svizzera del Medio Oriente”, un naturale crocevia di flussi commerciali e di popoli per la sua posizione geografica privilegiata, aperta da un lato sul Mar Mediterraneo e dall’altro sull’entroterra arabico – mesopotamico.
Poi le tensioni tra Israele e mondo arabo portarono anche il Libano ad una situazione di conflitto permanente e alla guerra civile per circa un ventennio.
Le immagini della capitale Beirut devastata dalle bombe sono ancora nei miei occhi, ma attraverso gli scritti di Angela sto imparando a conoscere quello che è il Libano di oggi: un Paese rinato, un Paese che cerca di mantenere la sua coesione sociale e la pace a lungo desiderata, un paese ricco di storia e tradizioni, ma al tempo stesso moderno,vivace e dai luoghi decisamente incantevoli.

Da quanto tempo vivi in Libano?
Vivo in Libano, a Beirut, da circa 5 anni.

E’ stato facile ambientarsi o hai incontrato difficoltà?
No, non è stato facilissimo ambientarmi. La gente è molto socievole e accogliente, ma, nel profondo, molto diversa da noi. E’ una società patriarcale, molto incentrata sulla famiglia e abbastanza chiusa.
Definisco sempre il Libano come il paese degli eccessi e dei contrasti stridenti. Sotto ogni punto di vista. Ed è vero anche in questo caso. La gente, così solare e aperta, completamente occidentalizzata e dalle larghe vedute, in realtà conserva riti e tradizioni, usi e costumi, dalle radici antichissime e profonde. Si tratta di una società complessa, il cui studio è molto interessante e che sto cercando di analizzare e capire. Mi sono resa conto che molte cose che ad una prima occhiata mi sembravano assurde, in realtà hanno un’origine ed un significato molto profondi.

Cosa è cambiato maggiormente nelle tue abitudini, nel tuo modo di vivere?
La mia vita è cambiata moltissimo, anche perché, poco dopo essere arrivata in questo paese sono diventata mamma. Ma non solo per questo. Lo stile di vita libanese è molto diverso da quello italiano. Ad esempio, qui non esiste il concetto di piazza, il piacere della passeggiata, di incontrare gli amici davanti al bar. Gran parte della vita sociale si svolge nelle case. L’antica abitudine di scambiarsi visite si è conservata nel tempo. Anche se, ultimamente, con le nuove generazioni, qualcosa sta cominciando a cambiare.
I riti ed i tempi della famiglia sono decisamente diversi da quelli italiani. Con il tempo sono riuscita a crearmi uno stile di vita che si adattasse al paese in cui vivo, al mio essere moglie e mamma, ma nello stesso tempo che fosse come piace a me. E soprattutto, ho trovato delle amiche.

Ci descriveresti una tua giornata tipo?
Le mie giornate, come quelle di tutte le mamme, sono strapiene di impegni e vorrei tanto che durassero un po’ di più! Mi dedico molto ai miei bimbi, ma cerco di ritagliarmi sempre un po’ di tempo per me stessa. Per le mie passioni che sono la scrittura e la lettura, ma anche per qualcosa che semplicemente mi diverte: il design, le amiche, lo shopping.
Vivendo in un paese dal clima meraviglioso e che offre moltissimi divertimenti, ci possiamo permettere il lusso di passare molto tempo all’aria aperta, all’interno di clubs e resorts con piscine e varie attività per i bambini. Questo è un aspetto del Libano che stupisce sempre molto, in quanto viene considerato un paese difficile. In pochi sanno che, al contrario, è una terra meravigliosa, ricca e piena di vita. Sul mio blog racconto spesso di noi e della nostra vita avventurosa qui in Libano. Ne trovate un accenno qui (http://thesirenbyangelina.blogspot.com/2011/07/blu-mediterraneo-sabbia-bianca-e.html) e qui (http://thesirenbyangelina.blogspot.com/2011/03/primo-bagnetto-della-stagione.html).

Cosa significa essere mamma in Libano? Quali sono le principali affinità e le differenze che hai potuto osservare tra mamme italiane e mamme libanesi?
C’è una grande differenza tra il nostro modo di vivere la maternità ed essere madri e il loro. Premesso che i figli, anzi tutti i bambini, sono amatissimi e venerati, che si ha un enorme rispetto ed una grande comprensione per l’infanzia in generale, tuttavia la donna libanese non accetta di sacrificare la propria libertà. E, la società ed il costume locale glielo permettono. All’inizio ho faticato a capire questo atteggiamento. Adesso però, a distanza di qualche anno, ho cominciato a comprenderne l’origine e la natura. Pensate che esiste addirittura qualche antico proverbio che incita le madri a non sacrificarsi troppo per i propri figli.
Credo che una giusta via di mezzo sia il comportamento ideale. Ed io ci sto provando con tutte le mie forze. Anche di questo ho parlato spesso sul mio blog. Se l’argomento vi incuriosisce potrete trovare maggiori dettagli (http://thesirenbyangelina.blogspot.com/2011/01/mamme-in-libano.html ) e qui (http://thesirenbyangelina.blogspot.com/2011/04/incontri-tra-mamme-unidea-geniale.html

In Libano la donna è vista soprattutto come mamma e “regina della casa” oppure anche come “donna lavoratrice” che può e desidera realizzarsi in campo professionale?
Come dicevo prima, decisamente no. “Regina della casa” è la definizione che meno si addice ad una donna libanese. Non solo perché, come vi spiegavo, qui la donna ama mantenere i propri spazi. Ma anche perché sempre più donne lavorano e cercano di realizzarsi in campo professionale.

Nella tua terra d’adozione ci sono tante etnie, religioni e penso anche lingue differenti, a che punto siamo in termini di convivenza. C’è in atto, a tuo giudizio, un processo fra popoli e culture diverse?
La realtà libanese, sotto questo punto di vista, dovrebbe essere un esempio per tutto il mondo. E’ meraviglioso vedere come possano convivere pacificamente e serenamente, fianco a fianco, due grandi religioni, suddivise a loro volta in ben 17 etnie differenti. E’ quasi commovente vedere passeggiare e ridere insieme una ragazza velata ed una in minigonna.

Un grazie di cuore ad Angela e un invito a voi, cari lettori, a raccontarci anche le vostre impressioni e i vostri pensieri su questa parte del mondo.

Siete mai stati in Libano? Diteci la vostra!

Pensieri e parole di una mamma a spasso nella rete. Tutti i giovedì su www.udine20.it

Cristina oltre a scrivere questa rubrica tutti i giovedi su Udine20 ha un suo blog: http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.com/

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