Daughter in concerto a Sexto n’plugged. 9 agosto 2016

DAUGHTER
A tre anni di distanza dall’uscita del loro album di debutto, “If You Leave”, i Daughter – trio di Londra composto da Elena Tonra, Igor Haefeli e Remi Aguilella – fanno ritorno in Italia questa estate con un nuovo album, “Not To Disappear”. Il disco, registrato con il produttore Nicolas Vernhes (Deerhunter, War On Drugs, Animal Collective) nei suoi Rare Book Room studio a Greenpoint, Brooklyn, e pubblicato lo scorso 15 Gennaio tramite 4AD distribuzione SELF, contiene i singoli “Doing The Right Thing”, “Numbers” e “How”.
Domanda: come si fa ad eguagliare o addirittura superare un album impareggiabile, totalmente coinvolgente, e così ampiamente acclamato dalla critica come “If You Leave”, album di debutto del 2013 dei Daughter? Semplice: puntando sempre più in alto.
Queste le premesse per il nuovo disco del trio londinese composto da Elena Tonra (voce, chitarra), Igor Haefeli (chitarra) di origine svizzera e il francese Remi Aguilella (batteria). Profondamente audace e diretto, questo nuovo lavoro è ancora più coinvolgente del suo tanto lodato predecessore. Il record trasuda profondità, il suono è infinitamente più ricco. I cardini della band sono ben saldi, ma quello a cui si assiste è un vero senso di apertura a nuove idee.
Il lavoro del co-produttore Vernhes è stato fondamentale in questo processo. “Nicolas è stato meraviglioso”, dice Tonra. “Viviamo a Londra, e avevamo iniziato a scrivere le canzoni lì […] per noi è stato davvero utile andare in un altro luogo per registrare, solo per avere un cambio di scena. Lavorare con Nicolas è stata una vera e propria iniezione di energia”. “Sono un maniaco del controllo, quindi è difficile lasciarsi andare”, aggiunge Haefeli, “ma ho trovato molto di me in lui. […] Ha portato una qualità di registrazione che non sarebbe stata possibile altrimenti”.
“Not To Disappear” è un album drammatico, un caleidoscopio di emozioni, epico e molto più ambizioso del primo lavoro della band. “Per me, la musica è come un Jenga molto fragile”, dice Haefel. “Se si sposta un pezzo, allora se ne deve spostare un altro per mantenere l’equilibrio. Elena è un’artista “pura” – lei riesce a catturare il ‘momento’. In questo siamo diversi, opposti, ma penso sia questo a portare un po’ di “magia””.
I testi – sempre opera di Tonra – sono più schietti, riflettono ancora più onestamente il suo pensiero. “Esprimere le proprie emozioni non è una debolezza, ma una vera e propria forza”, dice, “(In passato) ho usato la poesia per nascondere molti di miei pensieri, ma ora non c’è velo.”
Desiderosi di un nuovo approccio ai loro video musicali, i Daughter hanno chiesto a Iain Forsyth & Jane Pollard (registi del film di Nick Cave “20,000 Days on Earth”) di creare tre video per “Not To Disappear”. L’autore Stuart Evers è stato incaricato di scrivere tre racconti – ‘Dress’, ‘Window’ e ‘5,040’ – basandosi su alcuni brani di “Not To Disappear”. I video di Iain & Jane sono l’interpretazione di questi racconti. ‘Doing The Right Thing’ (ispirato al racconto ‘Dress’) è il primo della trilogia video. Il video affronta il delicato tema della demenza e della sua reazione debilitante, e gli effetti che si riflettono sulla famiglia. Il video di Jane & Iain di ‘Doing The Right Thing’ è un compassionevole ritratto.
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Con l’album d’esordio, Inform Educate Entertain, hanno ammaliato la stampa inglese con il loro sound evocativo e futurista.
Ideatori di un concept live senza precedenti, uniscono suoni analogici ad effetti digitali che, grazie all’utilizzo di apparecchiature audiovisive d’epoca, miscelano alla musica le immagini di filmati e speakerati d’epoca.
The Race For Space, il secondo disco uscito il 23 febbraio 2015 ha ottenuto un successo inaspettato ovunque, raggiungendo in una sola settimana dalla sua release la #11 della UK Album Charts
e vendendo oltre 60.000 copie in tutto il mondo, proclamando così il duo funk-interstellare dei Public Service Broadcasting tra le migliori realtà in circolazione