Dialoghi in biblioteca presenta il “Motorista diesel”

21_04-copertina-motorista-dieselAnche la prossima settimana torna con un nuovo appuntamento, eccezionalmente di martedì, Dialoghi in biblioteca, il calendario di incontri organizzato dalla biblioteca civica “V. Joppi” e dall’assessorato alla Cultura. Martedì 24 aprile alle 18 la sala Corgnali della biblioteca, in Riva Bartolini 5, ospiterà la presentazione del libro di Antonio Carlevaris “Motorista diesel. Memorie di guerra, di lavoro e di emigrazione in Europa, Africa, Asia 1938-1981”, a cura di Franco Cecotti, edito l’anno scorso dal Centro isontino di ricerca e documentazione storica e sociale “Leopoldo Gasparini” di Gradisca d’Isonzo. Dialogherà con il curatore il docente Valerio Marchi.

Il volume non è un diario ma una testimonianza redatta molti anni dopo i fatti narrati e scritta in italiano, probabilmente la terza lingua di Antonio Carlevaris, dopo il friulano nella variante carnica, e il francese. Nato a Ovaro, Carlevaris è cresciuto infatti in una cittadina della Francia, Arras, dove ha frequentato le scuole dell’obbligo e iniziato la sua esperienza lavorativa. Ovaro resta per lui il luogo degli affetti. Lavora in Polonia e in Ucraina durante la Seconda guerra mondiale e qui sarà testimone degli orrori del ghetto di Varsavia. Sarà poi militare in Sicilia e quindi prigioniero a New York per alcuni anni. Dopo la guerra è costretto a lasciare nuovamente la famiglia per lavorare in Africa e in Asia. Se è ovviamente drammatico il racconto del lavoro in Polonia e Ucraina nei primi anni del conflitto, lo è anche la sua esperienza africana in piena lotta per l’indipendenza del Congo. Sarà poi in Thailandia, dove assisterà alle fasi finali della guerra in Vietnam.

Questo libro è un’occasione di riflessione sulla storia della nostra emigrazione e sull’orgoglio del saper fare degli operai italiani. Il protagonista, con in tasca il suo diploma di “motorista diesel”, attraversa mondi e conflitti che hanno segnato il Novecento con una grande curiosità e i suoi resoconti ci restituiscono tutte le emozioni di una vita di lavoro e sacrificio ma anche di soddisfazioni per le realizzazioni professionali e le molte relazioni umane intrecciate.

 

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21_04-copertina-motorista-dieselAnche la prossima settimana torna con un nuovo appuntamento, eccezionalmente di martedì, Dialoghi in biblioteca, il calendario di incontri organizzato dalla biblioteca civica “V. Joppi” e dall’assessorato alla Cultura. Martedì 24 aprile alle 18 la sala Corgnali della biblioteca, in Riva Bartolini 5, ospiterà la presentazione del libro di Antonio Carlevaris “Motorista diesel. Memorie di guerra, di lavoro e di emigrazione in Europa, Africa, Asia 1938-1981”, a cura di Franco Cecotti, edito l’anno scorso dal Centro isontino di ricerca e documentazione storica e sociale “Leopoldo Gasparini” di Gradisca d’Isonzo. Dialogherà con il curatore il docente Valerio Marchi.

Il volume non è un diario ma una testimonianza redatta molti anni dopo i fatti narrati e scritta in italiano, probabilmente la terza lingua di Antonio Carlevaris, dopo il friulano nella variante carnica, e il francese. Nato a Ovaro, Carlevaris è cresciuto infatti in una cittadina della Francia, Arras, dove ha frequentato le scuole dell’obbligo e iniziato la sua esperienza lavorativa. Ovaro resta per lui il luogo degli affetti. Lavora in Polonia e in Ucraina durante la Seconda guerra mondiale e qui sarà testimone degli orrori del ghetto di Varsavia. Sarà poi militare in Sicilia e quindi prigioniero a New York per alcuni anni. Dopo la guerra è costretto a lasciare nuovamente la famiglia per lavorare in Africa e in Asia. Se è ovviamente drammatico il racconto del lavoro in Polonia e Ucraina nei primi anni del conflitto, lo è anche la sua esperienza africana in piena lotta per l’indipendenza del Congo. Sarà poi in Thailandia, dove assisterà alle fasi finali della guerra in Vietnam.

Questo libro è un’occasione di riflessione sulla storia della nostra emigrazione e sull’orgoglio del saper fare degli operai italiani. Il protagonista, con in tasca il suo diploma di “motorista diesel”, attraversa mondi e conflitti che hanno segnato il Novecento con una grande curiosità e i suoi resoconti ci restituiscono tutte le emozioni di una vita di lavoro e sacrificio ma anche di soddisfazioni per le realizzazioni professionali e le molte relazioni umane intrecciate.

 

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