Diario elettorale: scandalo rimborsi FVG, il fucile serviva per un trofeo, le pentole per la pro loco

da Leonarduzzi.eu – Ormai anche il FVG è entrato, con tutti i (dis)onori, nel Pantheon del fenomeno “spese di rappresentanza” a carico dei cittadini. Oggi (4 marzo) il corsera accosta la nostra regione al Lazio, Sardegna, Lombardia. Ragione di tanto interesse deriva dalla famosa pistola o dal fucile che il consigliere regionale avrebbe acquistato per promuovere la propria attività politica sul territorio. Altra curiosità sono le pentole.
C’è voluto un pò di tempo, tuttavia l’autoblog è venuto a capo dei nomi dei due consiglieri regionali. Il fucile o la pistola, serviva per un trofeo, le pentole per la Pro Loco. Questo per l’immediato, poi ci sono gli altri.
Anche i due consiglieri regionali, come Tondo, oggi hanno compilato il famoso “335”. Attenderemo il responso. In Procura stamattina era accorso anche il legale del PD per compilare la richiesta, per tutti i consiglieri del partito di Serracchiani, secondo il CPP. Il 335 appunto
E siamo fermi al 2011. Che accadrà quando si aprirano i faldoni del 2012? Quando eravamo a ridosso della campagna elettorale? Il numero degli indagati aumenterà paurosamente. In questo senso c’è solo una soluzione per evitare che il PDL venga travolto alle regionali. Togliere dalle liste tutti i consiglieri regionali uscenti. Quello che sta facendo Serracchiani e che Travanut, il neo capogruppo PD ha spiegato ieri:”Se c’è chi risulta indagato per un semplice pranzo di rappresentanza facilmente spiegabile, il PD non lo candiderà. Si sacrifica la persona ma è salva la trasparenza”.

L’angoscia e il tormento. Richiesta di comunicazioni delle iscrizioni di cui al registrio delle notizie di reato ai sensi dell’art. 335 C.P.P. In procura a Trieste riferiscono che occorrono non meno di 10 giorni per avere i nomi dei consiglieri sottoposti a indagine.
Obiettivamente 10 giorni sono un pò troppi, sia si tratti di esponenti politici che di semplici cittadini. In realtà a Udine se si richiedono carichi pendenti e casellario giudiziale, nell’arco di 24 ore, l’interessato riceve tutte le risposte. Tre marche da bollo ed è fatta.
Fra dieci giorni mancheranno tre giorni per il deposito delle liste per le regionali. Domenica  Serracchiani comunicherà i nomi, il PDL sta costruendo la lista. Dressi è al lavoro. E’ ben vero che sia il PDL che il PD non hanno l’incombenza della raccolta firme, tuttavia attendere l’esito di una procura per firmare l’accettazione di candidatura non è molto democratico. Una ferita al principio delle garanzie costituzionali, allo stato di diritto e alle distorsioni di un paese che non si è mai accorto che qualcosa stava sfuggendo di mano. Lo sfregio è ben più grave del ladrocinio pubblico.