Elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest: Terna, no interrato sì compensazioni

elettrodottoRoma, 31 maggio 2011 – Si è svolto oggi a Roma l’incontro dei tecnici di Terna con alcuni sindaci interessati dall’elettrodotto Udine Ovest – Redipuglia, alla presenza di ANCI Fvg. L’occasione è stata utile a confermare il percorso autorizzativo che vedrà i Comuni nuovamente coinvolti in sede di Conferenza di Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, una volta emesso il Decreto VIA da parte dei Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Terna ha espresso disponibilità a valutare insieme agli enti locali misure di compensazione ambientale e urbanistica, in conformità alle leggi vigenti, da sommare alle compensazioni elettriche già previste nel progetto (110 km di abbattimenti di vecchie linee elettriche).

comunicato stampa TERNA

L’incontro di Terna con i 5 Sindaci (Lestizza, Mortegliano, Basiliano, Pozzuolo del Friuli, Pavia di Udine) è servito anche a:

  • ripercorrere le tappe della lunga concertazione che ha definito il tracciato della linea ora in autorizzazione, dopo oltre 70 incontri di Terna con gli Enti Locali che hanno portato alla sottoscrizione da parte di essi di un Protocollo di Intesa sulla nuova opera e sulla complessiva razionalizzazione connessa;
  • confermare i prossimi passi del percorso autorizzativo: una volta emanato il Decreto VIA da parte dei Ministeri competenti, sarà convocata la Conferenza di Servizi da parte del Ministero delle Sviluppo Economico (MiSE), alla quale sono chiamati a esprimere un parere tutti i soggetti interessati dall’opera, comprese le Province e i Comuni;
  • ribadire le ragioni per le quali l’interramento non può essere realizzato in FVG: la rete elettrica esistente in Regione è strutturalmente fragile e poco magliata, e già ora soggetta a sovraccarichi sulla dorsale a 220 kV e sulle arterie a 132 kV dell’area, con il rischio di conseguenti blackout. Realizzare una linea a 380 kV anche solo parzialmente in cavo (che strutturalmente sviluppa un’elevata impedenza), significherebbe intervenire sulla rete incrementando insostenibilmente la già pericolosa esposizione della rete regionale al rischio di sovraccarichi: cioè, peggiorare i problemi elettrici del Friuli. Per garantire la sicurezza e stabilità ai fabbisogni elettrici dei friulani la sola opzione possibile per la Udine Redipuglia è quella aerea; tuttavia Terna interrerà, proprio grazie ai 40 km della nuova linea, circa 13 km di altre linee a tensioni inferiori e procederà all’abbattimento di 110 km di vecchie linee che oggi lambiscono i centri abitati di 30 Comuni della Bassa Friulana;
  • confermare le tempistiche per lo smantellamento dei 110 km di vecchie linee elettriche cui Terna si è impegnata con la sottoscrizione del protocollo con gli Enti Locali e l’Atto di intesa con la Regione, da efettuarsi entro 24 mesi dall’entrata in esercizio della nuova linea Udine Ovest – Redipuglia;
  • illustrare i risultati del lavoro di Terna sulla progettazione dell’opera, della quale si riduce l’impatto ambientale grazie a tecnologie più avanzate: è in corso il collaudo di una nuova generazione di sostegni monostelo a ridotto impatto ambientale (5/6 mq di occupazione di suolo in vece dei 200/250 mq dei tralicci troncopiramidali) che Terna sarebbe disponibile a utilizzare, per la prima volta in Italia, per la Udine Ovest – Redipuglia.

In sede di incontro è stato infine confermato che Terna ha proposto e ottenuto un’audizione, che si terrà a metà giugno, presso la IV Commissione in Consiglio Regionale per riferire sulle novità progettuali.

Nuovamente dimostrata dunque da parte di Terna la piena disponibilità al confronto con tutti i soggetti coinvolti dal piano di ammodernamento della rete elettrica in FVG, secondo un approccio basato su criteri e competenze tecniche e scientifiche che rifugge le polemiche sterili e ideologiche. A tal proposito Terna ha ribadito per l’ennesima volta di essere l’unico soggetto autorizzato a stabilire quali interventi, ordinari e straordinari, realizzare sulla Rete di Trasmissione Nazionale e gli standard tecnici di sicurezza da garantire, come previsto dalla legge Bersani del 1999 (L. 79/99, art. 3). Tali responsabilità sono affidate in via esclusiva a Terna in virtù della complessità di gestione del sistema elettrico italiano di cui è concessionario unico.

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