EMERGENZA UMANITARIA YAZIDI: REGIONE FVG, PROGETTI PER BORSE DI STUDIO

Gorizia, 27 mag – Offrire alla giovane popolazione femminile
della Comunità yazidi una concreta possibilità di riscatto,
istituendo delle borse di studio riservate a quelle studentesse
che a causa del conflitto sono state costrette a interrompere gli
studi.

Questa la proposta annunciata oggi a Gorizia dall’assessore
regionale all’Istruzione e alle Pari Opportunità Loredana
Panariti nel corso del convegno che si è tenuto nel Polo
universitario isontino e che ha avuto come tema l’emergenza
umanitaria che sta coinvolgendo gli yazidi, popolo del Kurdistan
iracheno vittima dell’aggressione dell’Isis.

All’incontro, oltre all’assessore Panariti, hanno partecipato fra
gli altri anche il rettore dell’Università di Trieste Maurizio
Fermeglia, il prefetto di Gorizia Isabella Alberti, l’assessore
comunale alle Politiche Sociali di Gorizia Silvana Romano,
l’esperto dell’Agenzia italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo
Marzio Babille ed una delegazione della Comunità yazidi guidata
dalla deputata del parlamento iracheno Vian Dakhil Saeed.

L’assessore Panariti ha sottolineato come il Friuli Venezia
Giulia sia già in prima linea nel sostegno agli yazidi,
accogliendo a Trieste un gruppo di bambini provenienti dai campi
profughi e bisognosi di urgenti ed importanti cure mediche. Un
aiuto reso possibile dal lavoro della Fondazione Luchetta e
dell’Associazione Bambini del Danubio, grazie alle quali vengono
ospitati non solo i piccoli ma anche i genitori.

Ma chi è stato sul campo, come il medico triestino Marzio
Babille, ha rilanciato il suo appello alla Comunità
internazionale a rinforzare il sostegno economico promesso, che
nei fatti nel 2015 si è rivelato essere la metà della cifra
necessaria a sostenere le migliaia di sfollati e a dare loro una
prospettiva di futuro.

Babille, che dopodomani tornerà in Iraq, ha poi voluto spiegare
che quanto hanno subito gli yazidi non è l’effetto di una guerra,
perché non c’erano due eserciti schierati l’uno contro l’altro,
ma si è trattato di un’aggressione militare, compiuta da
un’organizzazione terroristica, finalizzata ad annientare la
popolazione civile: uccidendo gli uomini, rapendo donne e bambini
e facendo tabula rasa degli edifici e delle infrastrutture.

La deputata Vian Dakhil Saeed nel corso del suo intervento ha
voluto esprimere la propria gratitudine e la propria
soddisfazione per il fatto che si parli della tragedia degli
yazidi in un’Università italiana, davanti agli studenti e ai loro
professori. “Siamo un popolo pacifico che in questo momento ha
bisogno di un aiuto concreto”, ha detto la parlamentare, la quale
ha avuto un ruolo di primo piano nel sostenere la causa degli
yazidi sin dai primi momenti dell’attacco sferrato dall’Isis, con
quel coraggio e quella caparbietà che l’hanno fatta diventare una
leader e un simbolo del suo popolo.
ARC/GG/ppd

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