ENERGIA: VITO, ELETTRODOTTO UD-REDIPUGLIA NON RESTI UN'INCOMPIUTA

Trieste, 15 set – L’elettrodotto a 380 kV Udine
Ovest-Redipuglia “è un’opera che risponde sia a un fabbisogno
energetico sia a esigenze di riequilibrio e di sicurezza della
rete regionale e non deve restare un’incompiuta”.

Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente Sara Vito.

“Il completamento del processo autorizzativo – ha ricordato Vito
– spetta alla Conferenza dei servizi convocata dal Ministero
dello Sviluppo economico, proprio perché l’opera s’inserisce in
un contesto di pianificazione che riguarda tutto il Paese
nell’ambito della Strategia energetica nazionale, la quale tiene
conto del quadro europeo e internazionale. Ciò che va
riconosciuto – ha evidenziato l’assessore – è che
quest’Amministrazione regionale ha fatto la sua parte, senza mai
nascondersi: con chiare determinazioni sul tema delle
infrastrutture energetiche; con il licenziamento di un Piano
energetico regionale, che mancava (il precedente risaliva al
2007) e che ora inserisce i fattori in un sistema; in questo
caso, sull’elettrodotto, con l’espressione di un parere positivo,
salvo alcune prescrizioni mirate alla tutela dell’ambiente,
comunicato al termine di un’istruttoria rigorosa ai fini
dell’aggiornamento della Via (Valutazione d’impatto ambientale)
di competenza statale”.

“L’elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia, non va dimenticato, è un
progetto la cui genesi abbiamo ereditato – ha rilevato Vito -,
perché le infrastrutture energetiche sono frutto di fasi
progettuali, autorizzative e di confronto mai di breve periodo e
di questo bisogna tenere conto in ogni giudizio. Serve per questo
ponderatezza e rispetto dei ruoli. Nel suo ruolo, la Regione – ha
concluso l’assessore – ribadisce che l’elettrodotto, opera oggi a
un punto avanzato di realizzazione, deve poter essere completata
nel rispetto dell’iter fissato dalle norme nazionali”.
ARC/PPH/ppd

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