Epifania: Mons Crepaldi, no a incredulità e indifferenza

Tre risposte alla ricerca di Dio, l’incredulità, l’indifferenza e la fede “umile e coraggiosa”, sono state al centro dell’omelia di mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, pronunciata oggi nel Duomo di san Giusto in occasione dell’Epifania. Prendendo spunto dalla figura di Erode, Crepaldi afferma che la sua “é la risposta dell’uomo incredulo, alimentata dalla paura di avere in Dio un concorrente che impedisce la realizzazione del proprio potere e del proprio prestigio. Come Erode la pensano ancor oggi tutti coloro che ritengono che Dio sia una specie di ostacolo insormontabile alla propria realizzazione. In questa visione delle cose, si può ben individuare una concezione erronea della propria autonomia e dell’esercizio della propria libertà – ha sottolineato – per affermare me stesso devo far sparire Dio”. L’indifferenza religiosa per il vescovo “é una malattia dell’anima e dell’intelligenza che impedisce di coltivare in maniera appropriata le domande di fondo che riguardano l’esistenza. E’ quello che succede al giorno d’oggi quando un conformismo culturale, asfissiante e asfittico, censura in maniera pervasiva la domanda su Dio”. La risposta dei Magi, infine, per Crepaldi “é la risposta della fede, di una fede umile e coraggiosa, perché nata da una ricerca prolungata, da una ricerca motivata razionalmente, da una ricerca piena di passione coinvolgente, un pieno e adorante abbandono a Dio”, ha concluso.

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