Far East Film 13: Aftershock trionfa agli Audience Awards 2011

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Tempo di bilancio per Far East Film 2011. Ed è, come sempre, un bilancio-record: sia sul piano del puro successo di pubblico, sia sul piano della continuità progettuale e culturale.

tutte le foto e le notizie qui: www.udine20.it/fareastfilm

Le cifre? Eccole: il festival udinese, quest’anno, ha oltrepassato la soglia dei 55 mila spettatori, suddivisi tra la sede storica del Teatro Nuovo e il Visionario (l’utilizzo continuato delle due sale, 1200 posti la prima e 300 la seconda, ha dato ottimi frutti). Circa 15 mila, poi, sono state le persone messe in circolo dalle numerose attività collaterali che hanno animato il centro cittadino (dal Cosplay Contest alle dimostrazioni di arti marziali passando per il mercatino asiatico) e il Parco del Cormor (affollatissima base delle principali feste notturne).

E facendo parlare ancora le cifre: il bookshop ha venduto 1800 pezzi (tra libri, t-shirt, poster, Dvd), il sito ufficiale (www.fareastfilm.com) ha superato abbondantemente i 50.000 visitatori unici da metà aprile e la fan page ufficiale su Facebook (www.tinyurl.com/udinefareast) ha sfondato il tetto dei 6700 iscritti.

Bilancio-record, dicevamo, e non solo per tutti i colpi messi a segno dal programma – composto da qualcosa come 87 titoli! – ma anche per la sua eccellenza qualitativa, ampiamente certificata da nomi e titoli già iscritti all’albo d’oro del nuovo cinema asiatico! Cinema che, secondo i voti degli Audience Awards, ha visto assegnare il Gelso d’Oro alla Cina con il melodramma Aftershock del veterano Feng Xiaogang (il film, ricordiamo, è stato presentato il 6 maggio in memoria del terremoto friulano).

A riprova del momento d’oro di Chinawood, poi, ancora Cina sul secondo gradino del podio con il poetico Under The Hawthorn Tree di Zhang Yimou, mentre le Filippine (per la prima volta premiate dal pubblico) si sono portate a casa la medaglia di bronzo con la bizzarra comedy Here Comes The Bride.

La giuria degli accreditati Black Dragon e i lettori di MYmovies.it hanno invece eletto numero uno il magnifico thriller giapponese Confessions, superfavorito per tutta la settimana, e i 25.000 dollari in servizi per la post produzione del Technicolor Asian Award sono andati alla Thailandia per la teen comedy A Crazy Little Thing Called Love.

Giunto ad occupare un posto di primissima fila nel gruppo dei maggiori eventi cinematografici internazionali, Far East Film è un festival unico, lontano dai meccanismi di potere e forte di una sola e chiara vocazione: fornire strumenti di comprensione/connessione verso la cultura popolare dell’Estremo Oriente e le sue forme più libere!

Una vera e propria festa del cinema, con 1600 accreditati, che non stabilisce gerarchie tra visioni pop o d’élite: si muove a trecentosessanta gradi e incontra, appunto, il supporto di un pubblico fedelissimo (europeo e internazionale) composto da giornalisti, critici, studenti di cinema (consistente aumento numerico, anche quest’anno, con presenze dalle Università di Coventry, Princeton, Singapore), esperti, addetti ai lavori e, soprattutto, gente che ama le straordinarie visioni d’Oriente.

E già si comincia a progettare la quattordicesima edizione: appuntamento al 2012, con i riflettori puntati sulla cinematografia vietnamita!

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