Fila a teatro: da ottobre a marzo 2019, Molino Rosenkranz propone 15 appuntamenti e workshop

15 spettacoli e 3 workshop collegati a tre degli spettacoli in programma: dietro e dentro questi “semplici” numeri si muove la 4^ edizione della rassegna FILA A TEATRO 2018-2019 che viene presentata oggi (mercoledì 17 ottobre) alla stampa dall’Associazione Culturale e Compagnia teatrale Molino Rosenkranz nella conferenza delle 11.00 al Museo delle Coltellerie – Coricama di Maniago.

Da questo mese a marzo 2019 sono in cartellone 15 buone ragioni per andare a teatro portando con sé attesa, curiosità e voglia di vivere qualcosa di nuovo. Com’è nello stile e nel DNA di Molino Rosenkranz, organizzatore e motore dell’iniziativa, la rassegna intreccia luoghi, qualità, freschezza, talenti, professionalità e linguaggi artistici diversi nei quali ognuno di noi può trovare appartenenza e scoprire inaspettate connessioni. Emozionarsi, divertirsi, sorridere, riflettere per tornare a casa con qualcosa in più, dentro. Vale per qualsiasi età e a dimostrarlo è la partecipazione sentita e motivata del pubblico nelle precedenti edizioni.

A presentare FILA A TEATRO, realizzata grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, intervengono in conferenza stampa Anna Olivetto, Assessore alla Cultura del Comune di Maniago, Paolo Pighin, Vice Sindaco di Zoppola e Markus Maurmair, Sindaco di Valvasone Arzene.
Nel cuore del programma e delle scelte compiute entra l’instancabile Presidente e Direttore artistico di Molino Rsenkranz Roberto Pagura, coadiuvato da due colonne portanti dell’Associazione come Annalisa Chivilò e Marta Riservato.
Con FILA A TEATRO, Molino Rosenkranz conferma la sua propensione naturale alla ricerca, al confronto e alla collaborazione con istituzioni e territorio portando sui palcoscenici di Maniago, Valvasone e Zoppola realtà affermate ed emergenti in un dinamico alternarsi di esperienze, stili, artisti e compagnie italiane provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto…reinterpretando i classici, indagando nuove forme di linguaggio e di espressione con innovative incursioni anche nella drammaturgia circense con la speciale partecipazione di un artista di calibro internazionale come Roberto Magro, nato a Frisanco (Pn), ma da anni in viaggio e al lavoro in Europa e nel mondo con i suoi lavori che uniscono circo, danza, recitazione.
Coinvolgere un ampio territorio e stimolare un tessuto sociale diversificato sono obiettivi perseguiti anche in questa edizione di FILA A TEATRO che in agenda riporta non solo i tradizionali appuntamenti della domenica pomeriggio, ma anche quelli speciali del sabato sera per offrire un’opportunità in più a ragazzi, genitori, nonni e parenti di stare insieme andando a teatro. Inoltre, le domeniche per le famiglie sono anche a tema con l’abbinamento pomeridiano di workshop + spettacolo.
FILA A TEATRO scende in campo grazie a istituzioni ed enti locali di primaria importanza ai quali si aggiunge la collaborazione con il gruppo Jobel Tetro di Rieti per realizzazione dello spettacolo teatrale che apre gli appuntamenti di Valvasone, un partner significativo come il Teatro Ragazzi G. Calendoli Onlus e il contributo di Friulovest Banca.

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Comicità, teatro d’attore e di figura, teatro d’ombre e di parola, teatro fisico e di narrazione, illustrazione, circo, marionette, clownerie, pupazzi e magia…le emozioni e gli spunti di riflessione anche su temi di attualità come l’immigrazione non mancheranno, anzi, saranno l’epicentro di ogni appuntamento e la calamita per attirare l’interesse e la curiosità di un pubblico dai 2 anni in su.
Entriamo nei programmi…

FILA A TEATRO 2018 – 19 Rassegna ADULTI

5 appuntamenti dal 27 ottobre 2018 al 14 marzo 2019 con prime nazionali e regionali, momenti di incontro tra pubblico e artisti, ospiti internazionali e workshop

Sabato 27 ottobre 2018 – Repliche alle ore 17.30 – 19.00 – 21.15
VALVASONE ARZENE Castello, piazza Castello Valvasone
EVENTO D’APERTURA DELLA RASSEGNA
LEGGENDE MURATE
Spettacolo itinerante nel Castello
JOBEL TEATRO e MOLINO ROSENKRANZ (Lazio / Friuli)

Spettacolo itinerante tra le mura del Castello di Valvasone ispirato a storie mitologiche e leggende popolari. Il pubblico verrà condotto dagli attori nelle stanze della fortezza lungo un percorso spettacolare tra immagine musica e narrazione.

Durata spettacolo: 1 ora
Max 25 persone a replica
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Venerdì 16 novembre 2018 ore 21.00
VALVASONE ARZENE Sala Roma, piazza Mercato 1, Valvasone
IMMIGRANT SONG (2.0)
Dedicato a Thomas Sankara
SCUOLA SPERIMENTALE DELL’ATTORE / L’ARLECCHINO ERRANTE (Friuli)
Con Lucia Zaghet
Regia di Ferruccio Merisi
Consulenza artistica: Associazione della Comunità Burkinabè del FVG

Il titolo del famosissimo brano dei Led Zeppelin, che aveva apparentemente tutt’altro senso parlando della conquista dell’occidente da parte dei Vichinghi, qui è preso a prestito per parlare della non-conquista dell’Occidente di oggi… da parte di gente che muore per strada (o per mare). Lo spettacolo sembra chiedersi se per strada non sia morto l’Occidente stesso.
Questo nuovo lavoro della Scuola Sperimentale dell’Attore non è esattamente un monologo, poiché le parole non sono molte, intrecciate con azioni coreografiche e simboliche che fanno pensare più a una ritualità che a un racconto.
Un Pulcinella cantastorie ci regala, con tanto di mandolino, una favola di Josè Saramago sulla (impossibile) fine del mondo, ed evoca, in questa cornice, la presenza di un migrante dell’attualità, che a sua volta chiama sulla scena la figura Thomas Sankara, il carismatico leader rivoluzionario del Burkina Faso “eliminato” nel 1987. La storia si rivela man mano, mentre lo spettatore viene affascinato dall’intrigante intreccio di parole e gesti. E tra le ombre del detto e del danzato danno segno di sé diversi fantasmi “non protagonisti” della vicenda: il colonialismo e la regola onnipresente del capitale, il migrante fuggito da una politica violenta e tutti i migranti fuggiti da qualsiasi cosa deprima la speranza e la dignità umana.
Con la lingua della bellezza e poesia, lo spettacolo contempla con delicatezza l’idea del declino di una civiltà, la nostra, rispetto alla quale il “Problema Migranti” è forse solo uno tra i sintomi più dolorosi. Il lavoro testimonia anche di una ricerca meticcia sui linguaggi d’attore, che trova una sua ragione nella tradizione di un impegno verso la specificità del teatro che la compagnia porta avanti da oltre trent’anni; specificità che oggi più che mai deve attingere, senza pregiudizi e nemmeno senza superficiali pluralismi, alle eccellenze di ogni cultura.

Venerdì 18 gennaio 2019 ore 21.00
VALVASONE ARZENE Teatrino del Castello piazza Castello, Valvasone
UBU BRAT
Buffa storia di un burbero briccone
Liberamente ispirata a Ubu Roi di Alfred Jarry
BRAT / PANTAKIN (Friuli / Veneto)
Con Claudio Colombo e Agata Garbuio
Regia Michele Modesto Casarin
Drammaturgia BRAT
Costumi Marianna Fernetich
Maschere originali BRAT

Ubu Roi è una satira grottesca che a fine Ottocento ebbe in Francia un successo strepitoso. La storia tragica e farsesca dell’ascesa e caduta di Padre Ubu è carica di allegorie e riferimenti all’epoca, ma in qualche modo, grazie alle molte versioni e riscritture dello stesso Jarry, è diventata un testo classico del teatro, universale nella sua fotografia dell’avidità umana e straordinario nell’uso del linguaggio e dei meccanismi teatrali, che ne fanno un precursore del surrealismo e del teatro dell’assurdo. Il nome di Jarry, provinciale intelligente e curioso, che visse la sua breve esistenza nella stimolante Parigi fin-de-siècle, è legato praticamente solo a questo testo, che in qualche modo divenne per lui una ossessione, visto che alla fine della sua vita si firmava Ubu e come Ubu parlava.
Varcata la soglia di questa casa si entra nel mondo di Ubu, un mondo folle e surreale in cui tutto diventa possibile: un forchettone si trasforma in un’arma, un passaverdure in una corona, del pentolame raffazzonato in armature da guerra, ma è anche un mondo crudele, fatto di soprusi e prevaricazioni, in cui vince il più forte e persino un farabutto troglodita può riuscire a diventare re.
Infatti i coniugi Ubu riescono sì nell’ascesa al potere, ma attraverso complotti e assassini, spinti da un’ottusa e vorace avidità che li porterà a dover affrontare guerre, rivolte e pericoli di ogni genere fino a ritrovarsi spodestati e braccati dai numerosi nemici che si sono fatti.

Giovedì 21 febbraio 2019 ore 21.00
ZOPPOLA Teatro comunale via L. Da Vinci, 1
SOSPIRI, UN AMORE DI CONTRABBANDO
COMPAGNIA LUMEN (Lombardia)
Di e con Gabriele Genovese
Regia e scenografia di Elisabetta Carosio

A quale velocità viaggia l’amore? A quale velocità viaggia una macchina di contrabbandieri?
Molto veloce… e forse l’amore è una merce di contrabbando, è qualcosa da nascondere, qualcosa di vietato, specialmente se gli oggetti cui si rivolge amore non sono oggetti canonici, ma oggetti carichi di quella diversità e di quella straordinarietà che è propria del sogno.
“Mimì tussi tussi” vive nella Brindisi degli anni 80, centro di grande smistamento delle “bionde”,
le sigarette di contrabbando che dal Montenegro raggiungevano l’Italia, prima che una famosa operazione di polizia, l’operazione Primavera, ponesse fine a un commercio su cui si basava l’economia di interi quartieri, di intere famiglie. Mimì non è un contrabbandiere qualunque, lui guida l’alfetta meglio di tutti gli altri, veloce e sicuro. Tutto il tempo che non passa a guidare Mimì lo passa tra casa di sua madre e la spiaggia. Passa così tanto tempo in spiaggia che gli è venuta una tosse che non passa più e così il suo soprannome è stato cambiato : da “Mimì fuci fuci” (fuggi fuggi) è diventato “Mimì tussi tussi”. Alcuni dicono che è “nu poco scemo” perchè “va credendo alle sirene”, ma Mimì non è scemo: lui ha visto e sa cose che chi non ha visto non può capire. Lui è stato amato e attende il ritorno della sua sirena. Per anni attende, ma un giorno decide di fare qualcosa che cambierà il corso di molte vite. Amori giudicati impossibili, impropri, mostruosi, ridicoli e magici popolano questo mondo di persone che non hanno niente da perdere e l’amore

Giovedì 14 marzo 2019 ore 21.00
ZOPPOLA Teatro comunale via L. Da Vinci, 1
IL CORPO CHE PARLA – Prove aperte per una drammaturgia circense
Regia di Roberto Magro

Una commistione di pezzi circensi messi in scena da artisti della scena internazionale, ospiti del teatro di Zoppola dal 10 marzo per partecipare al workshop condotto da Roberto Magro.

WORKSHOP CON ROBERTO MAGRO

Descrizione. Circo, danza e recitazione è il senso della metafora: un metodo per sviluppare la creatività della scrittura e della danza nel circo contemporaneo.
Utilizzando esercizi di allenamento ed esperienze sceniche, si esplorano i fattori che generano la presenza scenica (ritmo, spazio, linguaggio del corpo) e la pratica della costruzione di opere sceniche, partendo da un’idea principale o da un concetto.
Si sviluppa l’azione drammaturgica del circo e della danza come linguaggio, nella costruzione della comprensione della metafora drammatica e della sua relazione con il senso del movimento scenico.
Metodologia. E’ importante vedere la scrittura creativa come ricerca di nuovi elementi lessicali e grammaticali. La nuova sintassi dovrebbe sfuggire ai normali schemi di vocabolario come sequenze, scene o pattern. L’utilizzo del potenziale creativo consente di trovare un modo davvero unico nel racconto delle storie, usando l’immaginazione e l’invenzione.
Nella scrittura creativa, l’obiettivo principale è tradurre la realtà in poesia, per poi costruire un ponte semantico con il pubblico, fatto d’immaginazione e performance.
Obiettivi. Queste lezioni hanno il compito di inserire elementi fondamentali per la ricerca di una sceneggiatura attraverso uno studio individuale e collettivo dei vettori narrativi attorno al tema del linguaggio del corpo.
Contenuto. Studio di base per fare del gesto creativo un nesso tra realtà, sollecitazione, sensibilità e creatività.
DATE: 10 – 14 marzo 2018 (tot 30 ore)
RIVOLTO A: professionisti e chiunque abbia un vocabolario con un oggetto
N° PARTECIPANTI: MAX 12
LUOGO: ? TEATRO COMUNALE DI ZOPPOLA
ISCRIZIONI: [email protected] / 0434 574459

CHI E’ ROBERTO MAGRO
Nato a Frisanco in provincia di Pordenone, ha lavorato come artista, drammaturgo, insegnante e direttore di circo in vari paesi dell’Europa. Formatosi all’Académie Fratellini, faceva parte de Les Oiseaux Fous, con i quali ha viaggiato in giro per l’Europa prima di fondare la propria compagnia: il Rital Brocante. La sua alta affinità per la comunicazione e la riflessione, lo ha portato a diventare direttore artistico della Scuola Circo Flic a Torino, tra il 2005 e il 2011, trovando un equilibrio tra il suo lavoro di pedagogo e il suo ruolo di drammaturgo e regista per molti artisti e aziende.
Ha creato: Era, Sonetto per un clown con la compagnia MagdaClan e ha partecipato a diversi progetti artistici, con Roberto Olivan, la Compagnia Circense EIA, Psirc, Forman Brothers, Nos no Bambu, Circo no Ato e molti altri.
È l’ispiratore del Festival Brocante che si tiene ogni estate nella sua regione d’origine, il FVG, dove riunisce artisti affermati e giovani artisti appena laureati, in un approccio d’incontro e creazione.
Si è stabilito per due anni a Barcellona nel 2013 per seguire la direzione artistica di: La Central del Circ. Alla fine del suo mandato, ha continuato la strada e il suo lavoro come creatore e pedagogo.
Insegna regolarmente nelle scuole e nei centri creativi in Europa e in America Latina.
Nel 2016, ha messo in scena esibizioni in diverse scuole europee: Life (Codarts, Rotterdam), Dia (Flic, Torino), Un minuto (ESAC, Bruxelles).

FILA A TEATRO 2018 – 19 Rassegna RAGAZZI

10 appuntamenti teatrali, 10 storie che hanno viaggiato per l’Italia e per il mondo e che ora approdano nei Teatri di Maniago e Zoppola per stupire e divertire bambini e famiglie, dal 21 ottobre 2018 al 16 marzo 2019. Spettacoli capaci di lasciare qualcosa di prezioso, di riempire gli occhi di bellezza e il cuore di emozioni. Momenti creativi da condividere con la famiglia. A due degli spettacoli a calendario sono abbinati workshop – laboratori da non perdere.
Per la sezione Ragazzi di FILA A TEATRO, oltre ai Comuni di Maniago e Zoppola, Molino Rosenkranz ha collaboratori con il Teatro Ragazzi G. Calendoli Onlus.

Domenica 21 ottobre 2018 ore 16.00
ZOPPOLA Teatro Comunale
IL BRUTTO BRUTTO ANATROCCOLO
Da Hans Christian Andersen e dal mondo in cui viviamo
PROSCENIO TEATRO (Marche)
Con Mirco Abbruzzetti e Simona Ripari
Scene Paolo Figri
Pupazzi Lucrezia Tritone
Costumi Valentina Ardelli e Amedeo De Amicis
Musiche originali Giuseppe Franchellucci e Marco Pierini
Luci e Suoni Simone Agostini
Testo e Regia Marco Renzi
TEATRO D’ATTORE, PUPAZZI E FIGURE ANIMATE

Sono trascorsi esattamente trent’anni da quando nella “Fattoria del Sole Nascente”, situata nel ridente e tranquillo paese di “Poggiocalmo”, avvenne quell’eccezionale covata che vide la schiusa di ben sette uova. L’evento, più unico che raro, fu seguito in diretta televisiva da milioni di spettatori, che incollati davanti al piccolo schermo, seguirono, giorno dopo giorno, la più grande nascita che si fosse mai verificata nel paese. “Poggiocalmo” balzò agli onori delle cronache e migliaia di persone si recarono alla Fattoria per congratularsi con Mamma Anatra Fernanda. La successiva schiusa raffreddò gli entusiasmi, e il settimo nato, tutto nero, fu sottoposto alla prova dello stagno, poiché ritenuto un tacchino e non un anatroccolo come i suoi fratelli. La prova fu superata, ma nonostante questo, la vita per lui fu subito in salita, tutti lo prendevano in giro, lo evitavano, lo beccavano, costringendolo infine ad andarsene. Da quel giorno sono trascorsi trent’anni, la televisione ricorda l’evento chiedendosi dove fosse finito quel piccolo esserino scappato in un mondo che non aveva mai visto, né conosciuto. Quel piccoletto è diventato grande, ce l’ha fatta a sopravvivere e con la forza di volontà è arrivato ad essere un valente Capitano di Marina. Nel suo splendido vestito bianco oggi sembra quasi un cigno, pattuglia il Mediterraneo cercando di salvare altri brutti anatroccoli scappati da Fattorie dove la vita è diventata impossibile. Lo spettacolo, giocato tra attori, pupazzi e coinvolgimento diretto del pubblico, reinventa questa nota fiaba danese la cui metafora appare più attuale che mai, riscrivendola completamente, al punto di crearne una nuova. Un racconto dove è possibile divertirsi, identificarsi e partecipare, per vivere insieme una bella e significativa storia, perché di questo crediamo ci sia tanto bisogno.

Domenica 28 ottobre 2018 ore 16.00
MANIAGO Teatro Comunale G. Verdi
FORMELASTICA
Ispirato alle opere dell’artista Niki De Saint Phalle
MOLINO ROSENKRANZ (Friuli)
Di Roberto Pagura, con Roberto Pagura e Marta Riservato
Coreografia di Wanda Moretti
TEATRO D’IMMAGINE

Due attori raccontano una storia per immagini…. utilizzando uno schermo elastico come oggetto espressivo. Tirando spingendo, cullandosi e premendo il proprio corpo sul telo colorato, la struttura si modella assumendo forme sorprendenti. Nasce, così, uno spettacolo fantastico, di colore, musica e poesia.

Domenica 18 novembre 2018 ore 16.00
ZOPPOLA Teatro Comunale
IL GATTO CON GLI STIVALI
TIEFFEU (Umbria)
Con Giancarlo Vulpes
Pupazzi di Ada Mirabassi
TEATRO DI NARRAZIONE E FIGURA

Fortunato chi si piglia per diritto di famiglia una pingue eredità! Più felice, più contento, chi coll’opera e col talento ricco e grande si farà”. Si sa che il gatto della fiaba è la povera eredità che un mugnaio lascia a uno dei suoi figli. Una ben misera eredità, si può affermare; ma invece il micio è talmente scaltro e simpatico da far arricchire, “coll’opera e col talento”, il suo padrone e da fargli sposare la figlia del Re…Bellissima soddisfazione quella di ottenere qualcosa grazie ai propri meriti !

Domenica 25 novembre 2018 ore 16.00
MANIAGO Teatro Comunale G. Verdi
LA CIAMBELLA ADDORMENTATA NEL… FORNO
C’ERA UNA VOLTA… ANZI! C’ERA UNA TORTA!
NATA TEATRO (Toscana)
Di Lorenzo Bachini, con Cinzia Corazzesi e Eleonora Angioletti
Scenografie Federico Tabella e Andrea Vitali
Pupazzi Roberto Socci
Luci Federico Tabella
TEATRO D’ATTORE E FIGURE

Raccontare una storia è un po’ come cucinare: ci vogliono fantasia e passione, esperienza e creatività; ma soprattutto, ci vogliono gli “ingredienti” giusti: cose sane e genuine, perché le storie, come il cibo, sono un alimento essenziale della nostra vita.
“La Ciambella Addormentata…nel forno” narra l’avventura di due “pâtissiers” alle prese con una ricetta molto speciale. Un giorno i due pasticceri, mentre sono al lavoro nel proprio laboratorio, ricevono un or-dine molto parti- colare: il Conte De Abat Jour festeggia il suo compleanno e i due cuochi dovranno creare una torta unica, qualcosa che possa accontentare i difficili gusti del Conte e dei suoi invitati.

Per preparare un dolce “da favola”, il duo dovrà utilizzare tutta la sua fantasia e metterci dentro qualcosa che lo renda veramente originale! È così che i due personaggi, con l’ausilio di ingredienti e utensili da cuci-na, prepareranno il proprio dolce, immaginandone e raccontandone la storia ispirata alla fiaba classica de “La Bella Addormentata”, parte di quei racconti che le nonne ci leggevano da bambini, quando preparava-no per noi dolci e biscotti fatti con amore, per nutrirci e accompagnarci nella nostra crescita.

Sabato 1 dicembre 2018 ore 20.45
ZOPPOLA Teatro Comunale
LEGNO DIAVOLI E VECCHIETTE… STORIE DI MARIONETTE
GIORGIO GABRIELLI (Lombardia)
Di e con Giorgio Gabrielli
TEATRO DI FIGURA, BURATTINI, MARIONETTE

Dopo tanti anni passati viaggiando e facendo spettacolo con una piccola baracca montata sulle spalle e due burattini il saltimbanco si ferma a ricordare e a raccontare la sua storia.
Alcuni dei soggetti più bizzarri costruiti in giro per il mondo diventano i suoi nuovi personaggi con i quali ha montato uno spettacolo. Narra del suo percorso dall’inizio ad oggi, da quando proprio come Geppetto ha pensato di costruirsi una marionetta che gli permettesse di andarsene in giro per il mondo guadagnando un pezzo di pane e un bicchiere di vino.
In questo suggestivo spettacolo è inoltre proposto il percorso che compie un artista per giungere alla creazione della marionetta dall’ispirazione spesso casuale, all’invenzione dell’oggetto, fino alla sua realiz-zazione e al meccanismo per dargli anima, percorrendo così il vario e fantastico mondo del teatro di figura. l’Angiolino, Il diavolo dei campi, la vecchia Madùra sono solo alcuni dei microspettacoli che il marionettista presenterà al pubblico. Tutto ciò avviene nella prospettiva di creare una forte interazione tra l’attore-animatore e il pubblico.

Ingresso unico: € 5,00
Ingresso famiglia di 4 persone: € 16,00
I bambini sotto i 3 anni entrano gratis

Domenica 13 gennaio 2019 ore 16.00
ZOPPOLA Teatro Comunale
UCCI UCCI POLLICINO E ALTRE FIABE
STIVALACCIO TEATRO (Veneto)
Di Michele Mori e Sara Allevi
Regia Michele Mori
Con Michele Mori e Anna De Franceschi
Allestimento scenico e oggetti Woodstock Teatro
TEATRO D’ATTORE E OGGETTI

Due bambini, Emilio e Susanna, vivono la paura in modo diverso. Entrambi hanno ascoltato il racconto della fiaba di Pollicino e, nel buio della loro stanza da letto, s’immaginano l’arrivo dell’Orco. Emilio è terrorizzato mentre Susanna è eccitata e pronta ad affrontare il terribile mostro. L’importante è non dormire, per non farsi cogliere impreparati! Ma come fare? Per non addormentarsi le provano di tutte ma con scarsi risultati. Poi l’idea! L’unica cosa che può tenerli svegli è la paura stessa!
Cominciano così a raccontarsi le storie che più li terrorizzano, condite da streghe, fantasmi e genitori crudeli! La paura diventa così un gioco in cui i due bambini si troveranno a recitare e inventare, fino a dimenticarsi dell’Orco, o meglio, a saperlo affrontare con il sorriso.
Un tuffo nelle fiabe della tradizione, da Collodi a Calvino passando dai ricordi dei nostri nonni. Fiabe tramandate di bocca in bocca, assaggiate e masticate bene bene, per restituirle in una forma nuova e originale cercando però di mantenerne il sapore antico. Tra orchi affamati, streghe, e bambini astuti, faremo un salto in dietro nel tempo, quando le storie venivano raccontate davanti al caminetto, o a letto prima di addormentarsi.

Domenica 20 gennaio 2019 ore 16.00
MANIAGO Teatro Comunale G. Verdi
MOZTRI – INNO ALL’INFANZIA
LUNA E GNAC (Piemonte)
Con Michele Eynard e Federica Molteni
Regia Carmen Pellegrinelli
Disegni Michele Eynard
Scenografie e mostri Enzo Mologni
Disegno luci Adriano Salvi
Foto di scena Andrea Crupi
TEATRO D’ATTORE, DISEGNO, PUPAZZI E OMBRE

Questa è la storia di Tobia, un bambino di poche parole, che ama stare solo e soprattutto ama disegnare mostri. Ma è anche la storia dei suoi genitori, Cinzia e Augusto, che si disperano per il fatto di avere un figlio così difficile. Tobia è un bambino che non riesce a concentrarsi, che fatica a prendersi delle responsabilità e che vive delle sue fantasie. Un bambino con un “punteggio basso”, secondo gli standard educativi della maestra. Ma Tobia è anche un bambino ricco e pieno di risorse che, attraverso i suoi disegni, ci apre le porte del suo mondo interiore e ci mostra la meraviglia del suo immaginario. Gaston Bachelard la chiama “la capacità immaginativa di abbandono alla fantasia e ai sogni ad occhi aperti”. E’ una risorsa dal grande valore conoscitivo e non un deficit di realtà. Riconoscere e concedere il tempo della rêverie a un bambino o a un ragazzo, non è cosa da poco, è una qualità della conoscenza che pochi adulti posseggono, una forma di fiducia e rispetto verso il farsi di un’identità che è dovuta. E allora…riuscirà Tobia a farsi capire dai grandi? Ci sono adulti che hanno voglia di ascoltare i sogni delle bambine e dei bambini? E come sarebbe il nostro mostro se Tobia ci mettesse una matita in mano?

Domenica 10 febbraio 2019 ore 16.00
MANIAGO Teatro Comunale G. Verdi
BLEONS / LENZUOLA
TEATRO AL QUADRATO (Friuli)
Da un’idea di Maria Giulia Campioli e Claudio Mariotti
Con Lucia Linda e Claudio Mariotti
Regia di Maria Giulia Campioli
TEATRO D’ATTORE E DI FIGURA

Due personaggi si preparano per andare a letto.
Un’operazione banale e quotidiana che si trasforma in un’impresa epica. Una lunga serie di gag da comi-che del cinema muto accompagna la preparazione dei letti dei due protagonisti: Lui concreto e pratico, Lei goffa ed effervescente. Lo scherzo prosegue anche sulla luce: accesa, spenta, accesa, spenta. Si dorme.

Si sogna. Il sogno elabora il vissuto quotidiano, e nell’onirica sinfonia del sonno profondo si passa, senza soluzione di continuità, da un paesaggio notturno di lucciole e gufi a un mare in tempesta, dalla comparsa di misteriose figure a pranzi luculliani.
Ma è solo un’illusione: un viaggio notturno alla scoperta della poetica delle lenzuola che si srotola fino al canto del gallo e al sorgere del sole.

Sabato 16 febbraio 2019 ore 20.45
ZOPPOLA Teatro Comunale
IL SOGNO, BUBBLE & CLOWN SHOW
GAMBEINSPALLATEATRO (Emilia Romagna)
Di e con Eros Goni
COMICO ROMANTICO DI GRANDE EFFETTO

Uno spettacolo unico nel suo genere vi incanterà con la sua poesia e comicità
Un carretto d’altri tempi, uno strano attore, mimo, clown, vi mostrerà il suo mondo attraverso un viaggio dal sapore “antico”, confuso tra sogno e realtà, romanticismo e comicità.
Con il naso all’insù potrete ammirare queste anime volanti trasformarsi da piccole a grandi, poi giganti dai mille riflessi colorati e piene di fumo …e per finire sarete avvolti da migliaia di piccole “animelle” ..in volo libero …le bolle di sapone. Uno spettacolo per tutte le età …e per chi di sogni se ne intende!

Sabato 16 marzo 2019 ore 20.45
MANIAGO Teatro Comunale G. Verdi
BIANCANEVE, LA VERA STORIA
CREST (Puglia)
testo regia scene e luci Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente
costumi Maria Pascale
assistente alla regia Serena Tondo
assistente di produzione Sandra Novellino
tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo
TEATRO D’ATTORE

Spettacolo vincitore Premio Eolo Award 2018 e Premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luz-zati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi)

Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria.
Nel nostro spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.
Tutti i bambini conoscono già questa fiaba, il nostro spettacolo li vuole portare per mano “dietro le quinte” della storia, lì dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante, un po’…

L’attenzione verso il pubblico passa anche attraverso facilitazioni d’ingresso per facilitare ulteriormente la partecipazione dei visitatori agli eventi: non solo costi piuttosto contenuti per gli interi e i ridotti, ma anche promozioni per le famiglie, abbonamenti vantaggiosi, riduzioni per residenti, studenti e over 65 e la gratuità per i più piccini.
Spettacoli sezione adulti
Ingresso intero € 10,00
Ingresso ridotto € 8,00 (residenti, studenti, over 65)
Evento 14 marzo con Roberto Magro ingresso unico € 5,00
Spettacoli sezione ragazzi
Ingresso unico: € 5,00
Ingresso famiglia di 4 persone: € 16,00
I bambini sotto i 3 anni entrano gratis

Cura dei particolari, ricerca, autenticità e creatività distinguono le scelte di Molino Rosenkranz anche nella grafica e nel layout che accompagnano e caratterizzano gli eventi. Per la Rassegna FILA A TEATRO, ogni anno viene scelto un illustratore diverso che progetta l’immagine utilizzata su tutto il materiale promozionale. Quest’anno l’artista è Edoardo Nardin, originario di Pordenone. La sua ricerca artistica si divide tra arti visive e performative; si definisce “giocoliere, acrobata, clown, equilibrista”, sperimentando nel disegno diverse tecniche fra la pittura e l’illustrazione. Le sue mille faccine con barba e capelli, persone, animali, oggetti sono l’originale e curiosa veste grafica della rassegna teatrale e popolano anche la mostra Voi siete qui?, allestita in questo periodo a Capalle (Firenze) nell’atrio del laboratorio della nota stilista Patrizia Pepe.

Maggiori info, ingressi e prenotazioni (obbligatorie per gli spettacoli al Castello di Valvasone) e iscrizioni ai workshop su: www.molinorosenkranz.it [email protected] 0434 574459 – 348 9033339