Friuli Doc 2010: bilancio positivo, diamo i numeri!

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Tra i piatti preferiti si conferma il frico con 14 mila porzioni vendute. Oltre 75 mila piatti e 50 mila calici di vino nei quattro giorni di Friuli Doc. Bilancio positivo dell’edizione 2010 nonostante il maltempo e la pioggia che ha dato tregua soltanto domenica

per quanto riguarda www.udine20.it , il sito ha registrato oltre 120.000 click relativi a “friuli doc” durante i 4 giorni di Friuli Doc, mentre sono stati 614 i partecipanti al simpatico sondaggio che avevamo proposto (seguono i risultati). 3200 gli iscritti al nostro gruppo dedicato al Friuli Doc su Facebook. Vi ricordiamo anche il nostro concorso fotografico, qui i dettagli

Friuli DOC analcolico?

* Sarebbe come se a Pisa abbattessero la torre (30.0%, 182 Votes)
* Prova tu a digerire il frico senza il merlot (21.0%, 126 Votes)
* Per una sera si può anche fare (8.0%, 51 Votes)
* non meno vino, ma più cessi chimici (6.0%, 37 Votes)
* non diciamo cazzate! Oste, una brocca di birra grazie!! (10.0%, 64 Votes)
* L’alcol è una ragione di vita. L’alcol è la mia ragione di vita (Homer Simpson) (4.0%, 24 Votes)
* i bambini hanno natale, le donne shopping day. Noi uomini abbiamo Friuli DOC (7.0%, 43 Votes)
* HIC, non ho capito la, HIC, domanda (3.0%, 17 Votes)
* Basta con l’alcolismo imperante fra i giovani (11.0%, 70 Votes)

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Honsell: “Non una sagra, ma una fiera nel senso più moderno del termine, capace di proporsi sempre in maniera innovativa”

Invocato a gran voce nelle giornate precedenti, finalmente il sole è arrivato su Friuli Doc 2010. E con lui, la folla di pubblico accorso a Udine da tutta la regione. Nella giornata conclusiva della più grande kermesse dei sapori del Friuli Venezia Giulia, infatti, ogni via e piazza del centro storico è stata letteralmente invasa da migliaia di persone, per visitare i numerosi stand allestiti e per assaporare vini e prelibatezze proposti negli oltre cento stand che hanno partecipato alla XVI edizione di Friuli doc, dedicata quest’anno al Medio Friuli e alle Risorgive.
“Era prevedibile che oggi, visto il bel tempo, sarebbe stato un successo in termini di presenze – commenta a caldo il sindaco di Udine, Furio Honsell –. Al di là delle centinaia di migliaia di persone che hanno raggiunto il capoluogo – sottolinea – quello che comunque ci interessa è soprattutto il grado di soddisfazione degli operatori e dei fruitori di Friuli Doc. La pioggia ha frenato un po’ l’affluenza – prosegue –, ma questo ha dato più tempo a chi è venuto di godersi a fondo la manifestazione. Il maltempo quindi ha obbligato a visite meno mordi e fuggi e più all’insegna della degustazione”.
Friuli Doc si conferma soprattutto nel ruolo di vetrina del territorio friulano. “Non una sagra, ma una fiera nel senso più moderno del termine – chiarisce il primo cittadino – dove ci sono tanti prodotti enogastronomici e anche tante occasioni per riflettere sul Friuli e sulle sue tradizioni. Oltre alle eccellenze del vino – prosegue – ho visto tanti altri prodotti raggiungere livelli di raffinatezza attraverso la costante ricerca della qualità e delle specialità che questa terra sa offrire. Insomma, non c’era un solo prodotto che non fosse doc”.
Rispetto alle passate edizioni si è registrata una maggiore presenza dei sindaci dei comuni partecipanti, “una dimostrazione che Friuli Doc – conclude Honsell – è una vera festa delle comunità e del Friuli”.
La stessa soddisfazione è stata espressa anche dal vicesindaco e assessore alle Attività Economiche e Turistiche del capoluogo, Vincenzo Martines.
“La grande festa di Friuli Doc ha retto nonostante il maltempo – spiega Martines –, segno che l’organizzazione è a prova di bomba e il suo pubblico è ormai fidelizzato. E non solo. Anche la qualità sembra essere aumentata – spiega – visto che dai dati che abbiamo avuto, sono diminuiti i piatti di patate fritte venduti e, al contrario, aumentati quelli delle specialità friulane. Questo è anche dovuto alla maggiore cura con cui sono stati allestiti gli stand. Un motivo che ci spinge, insieme con i vari partner della manifestazione – conclude – a dare sempre maggior impulso a questo aspetto”.
E a parlare nei fatti sono i numeri di questa edizione. Basti pensare che nei quattro giorni della kermesse sono stati venduti oltre 75 mila piatti e versati oltre 50 mila bicchieri e 16 mila boccali di birra di Sauris. A farla da padrone, come ci si aspettava, resta il frico con più di 14 mila porzioni distribuite, seguito dagli gnocchi conditi nelle varie salse, che hanno superato gli 11 mila piatti.
Considerato il sabato all’insegna della pioggia battente, che ha causato un calo della vendita di piatti di circa il 25% rispetto al 2009, ma non dei consumi di vino (i calici versati sono rimasti pressoché gli stessi, ovvero oltre 50 mila nei quattro giorni), il grande afflusso di pubblico nelle altre giornate ha comunque consentito di limitare i danni del maltempo.
Aumenta del 5%, infine, la spazzatura raccolta fino alla mattina di domenica, quando la Net ha ripulito dall’area della manifestazione 545 quintali di rifiuti solidi urbani, 117 di vetro, 16 di umido e 35 di cartone.
Ma Friuli Doc 2010 non si è contraddistinto solo per la qualità dell’offerta enogastronomica. Questa edizione è stata contrassegnata, come l’anno scorso, anche da un programma artistico che ha fatto della musica una protagonista assoluta della kermesse. Nell’arco dei quattro giorni nelle vie e nelle piazze del centro storico si sono susseguiti oltre 100 concerti, spettacoli e momenti di intrattenimento per grandi e piccini, a cui si sono aggiunte numerose mostre, conferenze, incontri e degustazioni. Solo per fare un esempio, i musei coinvolti dalla manifestazione (castello con la mostra sul Tiepolo, palazzo Morpurgo con le Gallerie del progetto e l’esposizione su Cartier Bresson, e Casa Cavazzini con la mostra su Escher) hanno registrato nei quattro giorni di Friuli doc un totale di oltre 4200 visitatori, senza contare quelli che hanno apprezzato la mostra sui treni allestita alla Galleria fotografica “Tina Modotti”.
Azzeccata infine anche la scelta di offrire a tutti gli ospiti della kermesse una festa finale con Paolo Belli e la sua Big Band. Un concerto-spettacolo che, come l’anno scorso, ha portato in centro migliaia di persone anche nella serata di domenica.

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