Friuli Doc 2016: ospiti Emanuele Scarello, Marco Simonit, Omar Pedrini, Don Pasta e Antonio Pascale

antonio pascale

“Non c’è amore più sincero di quello per il cibo”, sosteneva lo scrittore irlandese George Bernard Shaw. Un amore che non solo, aggiungeremo noi, va gustato e vissuto, ma che va anche interiorizzato e sul quale è bene soffermarsi a riflettere.

È questo il filo rosso che accompagna tutti gli appuntamenti che Friuli Doc 2016, la grande rassegna enogastronomica in programma a Udine dall’8 all’11 settembre, propone grazie alla consolidata collaborazione con tre colonne del mondo culturale cittadino, ovvero Css, Cec e vicino/lontanto.

Partita per la prima volta durante la passata edizione, infatti, la sinergia tra enogastronomia d’eccellenza e cultura, prosegue anche quest’anno, forte del successo e dell’apprezzamento avuto dal pubblico che, numeroso, ha seguito le proposte e gli eventi presentati nel 2015.
“L’accordo con queste realtà importanti e radicate in città – commenta l’assessore alle Attività produttive e turistiche, Alessandro Venanzi – aumenta e rafforza l’impronta culturale che avevamo iniziato a dare in passato ridefinendo la mission della manifestazione. Uno degli obiettivi che ci siamo posti – prosegue – è quello di valorizzare, in termini di eccellenze, tutte le realtà culturali, economiche e associazionistiche che rappresentano la nostra regione. Friuli Doc è, e rimarrà sempre, un evento popolare che ha però la voglia di rinnovarsi ed elevarsi nel tempo. Questa manifestazione rappresenta sicuramente la nostra storia, la nostra cultura e la nostra tradizione, ma vuole anche essere – conclude Venanzi – un laboratorio dinamico per ragionare tutti insieme sulle sfide future del nostro territorio”.
Ecco dunque svelati gli appuntamenti pensati per la XXII edizione. Serate che, come ricordato, sono legate dall’idea che di cibo si possa e si debba parlare, per conoscerlo, per scoprire la sua storia, guardare con occhio attento dove si stia andando, ma anche per collegarlo in stretta sinergia con la cultura, l’intrattenimento e l’arte.
Iniziamo con il Cec, Centro Espressioni Cinematografiche, che nei giorni della rassegna ospiterà al Visionario di via Asquini, in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino, la mostra “Spirito Di Vino 2016”, l’ormai tradizionale mostra di vignette satiriche sul tema del vino realizzate da autori di tutto il mondo (apertura dalle 15.30 alle 21.30 nei giorni della manifestazione). Sarà sempre il Visionario, poi, ad accogliere le premiazioni del 17° concorso internazionale “Spirito Di Vino”, in programma sabato 10 alle 18.
Dialoghi e conferenze-spettacolo sul cibo li proporrà, invece, vicino/lontano, rispettivamente venerdì 9 alle 17.30, sabato 10 alle 16.30 e domenica 11 alle 17 in piazza Libertà). Tre “ghiotte” occasioni di confronto, è proprio il caso di dire, con alcuni protagonisti dell’ars culinaria.
Si comincia con una conversazione a tre voci, moderate dalla giornalista Martina Riva, tra lo chef pluristellato e titolare de “Agli Amici” di Godia, Emanuele Scarello, il maître tailleur des vignes friulano più richiesto al mondo, Marco Simonit e il cantante, ormai di casa a Friuli Doc, Omar Pedrini. Saranno loro, insieme con il pubblico, a dare il via a “Quattro chiacchiere su cibo, vino, musica” sullo sfondo del sottotitolo della manifestazione che è sempre stato, lo ricordiamo, “Vini-vivande-vicende-vedute”.
Sabato 10, poi, sul palco della piazza principale salirà Don Pasta, all’anagrafe Daniele De Michele. Il noto dj, economista, appassionato di gastronomia, ma anche filosofo della buona tavola, attore e ricercatore presenterà a Udine, accompagnato da un chitarrista, il suo libro “Artusi remix”, un vero e proprio viaggio nella cucina popolare italiana. Considerato dal New York Times come “uno dei piu? inventivi attivisti del cibo”, Don Pasta si confronterà con l’eredita? di Pellegrino Artusi, grazie al pregevole contributo del comitato scientifico di Casartusi. Un libro, il suo, che non vuole essere una rilettura o una riscrittura dell’Artusi, ma un omaggio spassionato a un uomo che fu uno dei padri della patria con il suo ricettario presente in tantissime case italiane.
Chiuderà la terna di vicino/lontano la conferenza “Da Pinocchio a Masterchef” di Antonio Pascale. Il giornalista e scrittore napoletano lavora al Ministero delle Politiche Agrigole e ben presto inizia a scrivere per il teatro e la radio. Collabora con Il Mattino, Lo Straniero, Limes, Corriere della Sera e con i siti salmone.org e newclear.it. Il suo blog è ospitato dal quotidiano online Il Post. Sarà lui a raccontare “la storia del cibo in poche battute”, un percorso tra letture, aneddoti, personaggi e storie, per scoprire come siamo arrivati dal grande racconto della fame al grande show dell’abbondanza.
Anche il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG sarà presente, come lo scorso anno a Friuli Doc. E se la manifestazione rappresenta senza dubbio la vetrina delle eccellenze regionali, non da meno è la serata (venerdì 9 alle 19 al Teatro Palamostre) proposta per l’occasione. L’École des Maîtres, il progetto di formazione teatrale avanzata creato da Franco Quadri nel 1990 e giunto quest’anno alla XXV edizione, avrà uno dei suoi momenti culminanti proprio in occasione della rassegna con la prima presentazione pubblica del lavoro intensivo svolto in città dal 1° all’8 settembre, prima di toccare altre città europee come Roma, Coimbra, Liegi, Reims e Caen. Gli attori selezionati per partecipare a questa XXV edizione, 16 in tutto, guidati dalla regista, autrice, regista teatrale e cinematografica brasiliana Christiane Jatahy, presenteranno “Cut, frame and border”, titolo scelto proprio per questa edizione dell’École des Maîtres (ingresso libero ma con prenotazione consigliata a [email protected])

Christiane Jatahy

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