Friuli: Fedriga, come cambiano le UTI “Enti locali basate su identità”

 “La nuova riforma si baserà sul principio fondamentale che la divisione territoriale debba rappresentare le diverse identità del Friuli Venezia Giulia, vera e propria ricchezza di tutti noi in quanto il senso di appartenenza a una comunità è un valore aggiunto reale”.

È quanto ribadito oggi a Cormons dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimilano Fedriga, nel corso di una riunione in Municipio con i sindaci di sette Comuni della provincia di Gorizia (Roberto Felcaro di Cormons, Daniele Sergon di Capriva del Friuli, Igor Goedeas di Medea, Franka Padovan di San Floriano del Collio, Bruno Razza di San Lorenzo Isontino, Elisabetta Feresin di Mossa e Umberto Colombo di Moraro), il vicesindaco di Corno di Rosazzo (Udine), Maurizio D’Osvaldo, e il presidente del Consorzio del Collio, Robert Princic.

“La Regione non comanda i Comuni – ha evidenziato il governatore – in quanto il rapporto è paritetico. No a imposizioni dall’alto ma condivisione con la base per identificare insieme le migliori risposte da garantire ai cittadini attraverso un’organizzazione territoriale che possa contare su personale sufficiente”.

“Rispettare l’autonomia dei Comuni e sostenere progetti intesi a incrementare la quantità e la qualità dei servizi erogati ai cittadini: questo – ha affermato Fedriga – è il ruolo che voglio assegnare alla Regione Friuli Venezia Giulia per uscire dall’impasse delle Uti e rilanciare la collaborazione libera e spontanea tra Enti locali”.

Riferendosi all’intesa sottoscritta e resa operativa dai Comuni di Cormons, Capriva, Dolegna, Medea e San Floriano in funzione di azioni concrete quali, ad esempio, una promozione congiunta a Vienna, la condivisione di personale municipale e di squadre di Protezione civile, Fedriga ha anticipato che coinvolgerà l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, per fare in modo che questa best practice regionale possa essere riproposta come modello ad altre realtà.