Gemona: giorno del ricordo, “la città dolente ” al cinema sociale – 10 feb 2018

Città dolente1aSabato 10 febbraioGiorno del Ricordo, la Cineteca del Friuli presenta al Cinema Sociale di Gemona, alle ore 15, La città dolente (1949) di Mario Bonnard nella versione digitale restaurata.

Dopo il trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 che decretò il passaggio dell’Istria alla Jugoslavia, 350 mila italiani lì residenti, di cui oltre 30 mila della sola città di Pola, si misero in fuga e si imbarcarono per l’Italia. Sono pochissimi i film che hanno trattato il tema degli esuli istriani e La città dolente, girato all’indomani dell’esodo, nel 1948, a distanza di settant’anni resta il più significativo. Prestigiosi i nomi che affiancarono Bonnard nella realizzazione, da Anton Giulio MajanoAldo De BenedettiFederico Fellini, che collaborarono alla sceneggiatura, a Tonino Delli Colli, autore della fotografia. Nel cast, nel ruolo di una funzionaria del partito di Tito, anche l’attrice americana Constance Dowling, nota per la sua relazione con Cesare Pavese (sono dedicati a lei il romanzo La luna e i falò e le ultime poesie).

Seguendo le vicende del meccanico Berto (interpretato da Luigi Tosi), che pagherà a caro prezzo la scelta controcorrente di restare a Pola allettato dalle false promesse del governo jugoslavo, il film unisce sapientemente storia e finzione. La parte documentaria è debitrice delle riprese girate nei giorni dell’esodo da operatori di cinegiornali quali Enrico Moretti e Gianni Alberto Vitrotti. Negli anni dell’occupazione alleata di Trieste, Vitrotti lavorò per l’agenzia di stampa alleata Associated Press Photo, per Nbc TV e successivamente per la Universal Film Newsreel di New York. Nella sua veste di operatore e reporter girò diversi cortometraggi sul problema giuliano-dalmata e nel 1947 realizzò con il fratello Franco il documentario Addio mia cara Pola, che ispirò il film. A Vitrotti si devono, fra le altre, le drammatiche immagini degli esuli che nei cimiteri esumano i resti dei propri morti per portarli con sé e delle lunghe file di profughi con i carretti carichi di tutto quello che sono riusciti a portare via dalle proprie case.

Ingresso unico 4 euro. Info: 0432 980458 – 348 8525373.