Gemona: premio Gamajun alla famiglia Regeni

Il Laboratorio internazionale della comunicazione, giunto alla 56ª edizione di cui 30 vissute a Gemona (Casa dello studente), quest’anno svilupperà la sua intensa attività dal 20 luglio all’10 agosto, portando in Friuli decine di giovani studiosi di italianistica provenienti da una quindicina di Paesi. Obiettivo: raccontare e far conoscere al mondo l’identità e le vocazioni del Friuli Venezia Giulia, nel più ampio scenario dell’Italia e dei suoi territori, attraverso il filo conduttore “(Italia) e i suoi territori. Identità e vocazioni del Friuli Venezia Giulia”. Un percorso che si articolerà con le lezioni, le botteghe e l’incontro con personalità che caratterizzeranno la Summer School e gli eventi aperti a tutti i cittadini.

(S) Confinare”, il tema generale su cui il Lab di Gemona sta conducendo una riflessione da alcuni anni, in questa edizione si sviluppa a partire da un territorio che lo vive e lo interpreta naturalmente, ovvero il Friuli Venezia Giulia.

“Questa regione offre un punto di vista privilegiato per raccontare la specialità dell’Italia”, afferma la direttrice del Lab, Emanuela De Marchi. “Crediamo nel valore del territorio, dei paesaggi e delle culture regionali per promuovere tutto il Paese”, aggiunge, evidenziando che il Lab 2018 sarà per i giovani studiosi che vi partecipano un’esperienza a tutto tondo con «l’eccellenza culturale, artistica, cinematografica e letteraria della regione che li ospita”. Ogni aspetto sarà indagato nel corso delle lezioni e “Aquileia, Trieste e Udine saranno conosciute direttamente con una visita ad Aquileia, Udine e Trieste”.

In sostanza, il Lab 2018 sarà un cantiere dove si concentreranno esperienze volte a promuovere il Friuli Venezia Giulia come meta culturale, paesaggistica turistica, enogastronomica, sportiva, ambientale artistica. “Lavoreremo – aggiunge la direttrice De Marchi – anche per la valorizzazione della cultura umanistica e scientifica regionale a livello internazionale, promuovendo il Friuli Venezia Giulia anche come meta formativa per l’Università”.

Dire Lab significa dire da un trentennio Gemona e quindi “la promozione del territorio Gemonese e il sostegno della Candidatura di Gemona a capitale dello sport 2019 saranno tutt’uno con le nostre attività”, aggiunge De Marchi.

Fondato dal professor Bruno DeMarchi 56 anni fa, oggi il Lab di Gemona continua la sua attività per mezzo della Deputazione per il Laboratorio, d’intesa con l’Università degli studi di Udine l’Università Cattolica, con il supporto della Regione Fvg, del Comune di Gemona, della Fondazione Friuli e dell’Ente Friuli nel Mondo.

“Desidero che la presenza del Lab rappresenti un’esperienza e un arricchimento unico ed irripetibile, per la nostra Comunità gemonese – afferma il sindaco di Gemona, Roberto Revelant -: un mese fatto di nuove conoscenze, nuovi rapporti e nuove occasioni di dialogo e di confronto.

Costruiamo assieme il nostro domani: natura, innovazione e benstare”. La nostra idea di città e il percorso da impostare per concretizzarla si sviluppano intorno a questi obiettivi fondamentali e ad alcune azioni chiave.

Nel corso delle giornate, docenti e allievi lavoreranno insieme attorno al tema guida “(Italia) E i suoi territori. Identità e vocazioni del Friuli Venezia Giulia” che sarà affrontato in tre ambiti di aggiornamento: lingua; lettere e arti; società, politica e ambiente. Le attività prevedono quattro momenti integrati: aggiornamento linguistico e culturale; creatività nelle botteghe al pomeriggio; convegni internazionali di studio; lavoro personale in emeroteca, biblioteca, mediateca e nella Cineteca del Friuli.

GLI EVENTI

Giovedi 19 luglio, ore 19, Casa dello studente – Apertura Lab 2018 con l’avvio delle lezioni per gli studenti e le botteghe pomeridiane.

Lunedì 23 luglio, ore 11.00 Casa dello studente – Incontro su “Quando le parole sono un ponte”. Il racconto di Parole O_Stili, il progetto di sensibilizzazione contro la violenza nella parole, nato da un’idea di Rosy Russo e divenuto un’associazione no profit nel 2017 a Trieste. Interverrà Edoardo Colombo, esperto di innovazione che si è impegnato sui temi della trasformazione digitale nella pubblica amministrazione per favorire il cambiamento nell’economia della condivisione e dell’innovazione sociale.

Venerdì 27 luglio, ore 10.00 Casa dello studente – Incontro con Slow Food Fvg e Cinzia Scaffidi: “Eccellenze del territorio Friuli Venezia Giulia”.

Sabato 28 luglio, ore 12.00 sala del Consiglio Comunale Palazzo Boton – Il Lab dedicherà il Premio Gamajun International Award-Premio Bruno DeMarchi, giunto alla 27ª edizione, a “Alla ricerca della verità”. Ritira la famiglia Regeni. “L’intedimento – anticipa la direttrice del Lab, Emanuele DeMarchi – è riconoscere il Premio alla causa della ricerca e della affermazione della verità. Ossia – prosegue – dare all’impegno verso la ricerca della verità il valore alto della promozione del valore assoluto della vita delle persone, della loro salvaguardia, e del loro rispetto”.

Il Lab ha fondato nel 1990 un premio internazionale per la comunicazione, il Gamajun International Award.

Nelle edizioni precedenti, il premio è stato assegnato, nell’ordine e ogni anno dal 1990 a Alida Valli, István Szöts, card. Agostino Casaroli, Romano Prodi, Lina Sastri, Souleymane Cissé, Renzo Arbore, Mario Luzi, Fabrizio De André, Tahar Ben Jelloun, Mario Monicelli, Derrick De Kerckhove, Antonino Caponnetto, Francesco Tullio Altan, Khalida Toumi Messaudi, Noa, Arturo Paoli, Sergio Zavoli, Carlo Rubbia, Oscar Pistorius, la Comunità di Sant’Egidio, Ottavio Missoni, Carlo Petrini, la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, Gente del Friuli (in occasione del 40° del terremoto del 1976), Medici senza Frontiere.

Giovedì 2 agosto, ore 11.00 Casa dello studente – Incontro con Cristian Natoli (attore), Alberto Fasulo (regista e produttore) e Nadia Trevisan (produttore) del film “Tir” (miglior film al Festival internazionale di Roma nel 2013).

Sabato 4 agosto, ore 18.00 Consiglio Comunale di Gemona – Incontro con il magistrato Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, da anni impegnato nella lotta alla ‘Ndrangheta e in opera di sensibilizzazione, in particolare nei confronti dei giovani, per crescita e la diffusione della cultura della legalità.

Al procuratore Gratteri il Lab intende consegnerà un riconoscimento per il lavoro svolto insieme a favore della diffusione tra i giovani delle cultura della legalità e della educazione al rispetto delle regole, a lui molto caro.

Nel corso del Lab 2018 sarà presentato anche una nuova pubblicazione a cura dell’Ente Friuli nel Mondo.