Grande Guerra: Serracchiani, Sant'Osvaldo è ora memoria condivisa

Udine, 27 ago – “Ricordare proprio qui, in una scuola primaria,
i tragici fatti che il 27 agosto del 1917 distrussero il
quartiere nella periferia di Udine ha un significato ancora più
profondo: è giusto infatti che siano i più giovani a conoscere e
a prendere il testimone di questa memoria condivisa”.

Lo ha sottolineato la presidente della Regione, Debora
Serracchiani, in occasione delle celebrazioni che si sono svolte
oggi a Sant’Osvaldo (Ud) per il centenario dello scoppio della
polveriera dell’esercito italiano che causò centinaia di morti e
rase al suolo il quartiere a sud-est di Udine. Saltò in aria
anche il deposito che si trovava dentro la nuova scuola
elementare requisita per la guerra: non sono ancora del tutto
chiare le cause – forse un sabotaggio o un raid di un aereo
austriaco – né è stato precisato il numero delle vittime.

“Oggi a Sant’Osvaldo non si celebra solo una triste
commemorazione, ma si vive una festa di comunità che ha deciso di
fare giustizia nei fatti, ricordando”, ha aggiunto la presidente,
ringraziando le famiglie dei caduti, la parrocchia, i promotori e
volontari della mostra foto-documentaria che annovera anche
prestiti dall’archivio del Genio militare di Roma, oltre che
dalla fototeca dei Civici Musei udinesi, dell’Archivio di Stato e
della Croce Rossa di Udine.

Nel ricordare le iniziative che la Regione ha promosso per il
centenario della Grande Guerra, Serracchiani si è detta
“particolarmente orgogliosa perché con un piccolo gesto, il conio
delle medaglie che in ogni ricorrenza consegniamo alle famiglie
dei caduti, abbiamo raggiunto persone che arrivano da tutta
Italia, lo scorso mese fin dall’Argentina, per partecipare alle
commemorazioni e ricevere un segno che testimonia il ricordo dei
loro familiari alla tragedia del conflitto”.

Prima dell’inaugurazione della mostra, Serracchiani ha preso
parte alla santa Messa, concelebrata dal vicario generale
dell’Arcidiocesi mons. Guido Genero e dal parroco don Ezio
Giaiotti, e poi ha deposto assieme al prefetto di Udine Vittorio
Zappalorto, ai sindaci di Udine e Campoformido Furio Honsell e
Monica Bertolini, al presidente della Provincia Pietro Fontanini,
la corona d’alloro sulla lapide per i caduti dello scoppio.

All’inaugurazione sono intervenuti oltre a Massimo Turco, la
conservatrice dei Civici musei Silvia Bianco e lo storico Gaetano
Vinciguerra, tutti componenti del comitato organizzatore
dell’esposizione di cui fanno parte anche Elisa e Ilaria Bertoli.

La mostra “A cent’anni dallo scoppio di Sant’Osvaldo 1917/2017”,
patrocinata anche dalla Regione, resterà aperta fino al 24
settembre nella cappella della chiesa in via Pozzuolo.
ARC/EP

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