GRISIGNANA 1946: TORRENTI, RICORDARE BONIFACIO VITTIMA DELL'ODIO

Trieste, 11 set – “Chi non ha il coraggio di morire per la
propria fede è indegno di professarla” scrisse don Francesco
Bonifacio nel 1946, prima di venire assassinato da quattro
guardie popolari che, l’11 settembre dello stesso anno, a
Grisignana, in Istria, lo sorpresero mentre rincasava,
picchiandolo a morte prima di infoibarlo.

La figura di don Bonifacio, a 70 anni esatti dalla sua morte, è
stata ricordata oggi a Trieste, nel L.go Bonifacio a lui dedicato
all’inizio di viale XX Settembre, attraverso un intervento del
presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota, alla
presenza delle autorità locali tra le quali anche l’assessore
alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, reduce
dalla missione in Kazakistan.

“È importante riconoscere il merito – ha commentato Torrenti a
margine della cerimonia – a chi ha lottato per la libertà e
contro ogni forma di odio ideologico del quale, purtroppo, don
Bonifacio è rimasto vittima”.

“Il monito che si deve ricavare da questo ed altri esempi – ha
evidenziato ancora Torrenti – è che abbiamo l’obbligo morale e
culturale di non ricadere più in queste barbarie”.
ARC/FC

Powered by WPeMatico