INDUSTRIA 4.0: CALENDA, BENE MAPPATURA RISORSE FVG, TN E BZ

“Giannini: centri di competenza sorgono in humus fertile”

Roma, 19 ott – In vista della definizione dei centri di
competenza per l’attuazione del Progetto Industria 4.0, “abbiamo
deciso oggi di fare una mappatura molto precisa di quelle che
sono le specializzazioni sia in termini di settori che in termini
di tecnologie” del Friuli Venezia Giulia e delle Province di
Trento e Bolzano.

Lo ha rilevato il ministro per lo Sviluppo economico (Mise) Carlo
Calenda al termine dell’incontro nella sede dello stesso Mise nel
corso del quale il Friuli Venezia Giulia, guidato dalla
presidente Debora Serracchiani, e le Province autonome di Trento
e Bolzano, hanno illustrato il loro potenziale nel trasferimento
di nuova tecnologia all’industria insieme ai rappresentanti delle
università e dei centri di ricerca. Con Serracchiani era presente
il vicepresidente Sergio Bolzonello.

In precedenza Regione Friuli Venezia Giulia e Province di Trento
e Bolzano, insieme ai responsabili dei rispettivi atenei e
istituti scientifici, erano stati ricevuti dal ministro
dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica Stefania
Giannini. Il ministro Giannini si era soffermata sulla valenza
strategica di Progetto Industria 4.0, che non mira a creare nuovi
canali di finanziamento a imprese o università, ma a individuare
nuovi soggetti eccellenti in grado di catalizzare le conoscenze
più avanzate e il loro trasferimento al mondo della produzione.
Da questo punto di vista, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto
Adige sono un “humus fertile”, per usare le parole del ministro.

Calenda ha confermato da parte sua che “Friuli Venezia Giulia e
Trentino Alto Adige hanno competenze molto specifiche, il che
aiuta” e ha ribadito che “la rete di eccellenza che stiamo
costruendo in Italia non è tanto legata alla dominante della
localizzazione ma soprattutto a qual è la competenza”.
ARC/PPH

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