Informatica senza frontiere si presenta all’ IT Club FVG

Impegno concreto per facilitare l’accesso agli strumenti informatici: è questa, in estrema sintesi, la filosofia che sta alla base di “Informatici senza Frontiere”, una onlus fondata nel dicembre 2005 da un gruppo di informatici italiani desiderosi di mettere a disposizione competenze e professionalità informatiche a favore di comunità, popolazioni e soggetti svantaggiati, sia in Italia che nei paesi in via di sviluppo.

L’Associazione è stata ospite a palazzo Torriani di un incontro dell’IT Club FVG, sodalizio promosso da Confindustria Udine in collaborazione con il gruppo Informatica e Telecomunicazione dell’Associazione ed aperto a tutti gli IT Manager della Regione.

Introdotto dal presidente del IT CLUB FVG Cristiano Di Paolo, il presidente di “Informatici senza frontiere” Girolamo Botter, assieme al socio fondatore Claudio Pieri, di Lotto Sport Italia nonché presidente del club BIT di Treviso, ha illustrato alla platea di manager i progetti concreti che la sua associazione sta portando avanti sul fronte dello sviluppo e installazione di piccoli sistemi informativi e software ad hoc e sull’alfabetizzazione informatica. Tra questi spicca il progetto Open Hospital, ovvero la realizzazione di un software open source per gestire operazioni di controllo e di rendicontazione in piccole realtà ospedaliere. Dopo la prima installazione avvenuta con successo nel 2006 ad Angal in Uganda, “Open Hospital” è ora operativa in quattro ospedali del Kenia ed anche in Congo, Benin ed Afghanistan.

Tra gli altri progetti va segnalato anche quello che riguarda gli ospedali di Brescia, Trieste e Monza dove, all’interno del reparto lungodegenza, viene fornito ai bambini un piccolo sistema informatico per poter comunicare con i propri genitori e amici ed interagire con la scuola attraverso l’uso dei pc.

Non soltanto ospedali. Nel carcere di Santa Bona a Treviso tre detenuti, in collaborazione con Aton, sono impiegati in un laboratorio creato ad hoc per la riparazione di hardware.
Ed ancora. Informatici senza frontiere, dopo essere intervenuta a favore dei terremotati dell’Abruzzo installando delle postazioni pc per bambini e ragazzi in alcuni campi della protezione civile, ha ora fornito supporto per collegamenti e comunicazioni in occasione del cataclisma in Emilia Romagna.

L’incontro si è concluso con l’auspicio di creare anche nella nostra Regione una sezione di Informatici senza frontiere. It Club Fvg si è ripromessa in ogni caso di sensibilizzare le imprese locali sull’attività di questa onlus. (Per saperne di più: www.informaticisenzafrontiere.org). Cogliendo l’opportunità della presenza del presidente Pieri, a palazzo Torriani si è però anche parlato del ClubBit, comunità professionale costituita da responsabili dei sistemi informativi nato nel 1994 sotto l’egida di Unindustria Treviso. La sua mission è quella di potenziare attraverso il confronto, la condivisione e la formazione, la rete di conoscenze e di sapere informatico di cui dispongono le aziende del territorio e diventare il punto di riferimento per chi svolge il ‘mestiere’ di responsabile dei sistemi informativi. Sono obiettivi con cui c’è piena rispondenza con IT Club Fvg e che potrebbero portare in un prossimo futuro allo sviluppo anche di iniziative sinergiche. Nell’attesa c’è comunque piena soddisfazione per l’apertura di un canale di comunicazione tra le due associazioni.

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