INFRASTRUTTURE: SANTORO, TANGENZIALE SUD UDINE VA REALIZZATA

Trieste, 6 lug – “La ferma volontà di procedere alla
realizzazione della Tangenziale Sud di Udine, della quale si
parla ormai da tre legislature”, è stata ribadita dalla Giunta
Regionale in risposta a un’interrogazione presentata dal
consigliere regionale Alessandro Colautti.

Nella risposta scritta che è stata letta, Santoro ha ricordato
che dopo l’approvazione del cda di FVG Strade spa, seguito alla
trasmissione da parte della Regione Friuli Venezia Giulia del
progetto di realizzazione dell’opera redatto da Autovie Venete
spa, si è giunti all’avvio della procedura di Valutazione
d’impatto ambientale (Via), nella quale i diversi enti coinvolti
si pronunceranno e verranno prodotte le prescrizioni che
consentiranno poi la redazione del progetto definitivo.

L’assessore ha chiarito nell’occasione alcuni aspetti. Per quanto
riguarda il passaggio del tracciato su un’area caratterizzata da
vincolo paesaggistico del ministero dei Beni culturali, lo studio
di impatto ambientale corredato alla Via ha indicato che la
soluzione esterna al vincolo risulta di minor impatto, ma – ha
precisato Santoro – “sarà poi l’esito della procedura di Via che
determinerà la soluzione oggettivamente meno impattante”.

Sul tema dell’assenza della Tangenziale Sud dal piano regolatore
del Comune di Pozzuolo, l’assessore ha reso noto che è stata
riattivata un’interlocuzione con il Comune sulla volontà di
adeguare o meno la strumentazione urbanistica. “Nel caso la
risposta fosse negativa – ha tuttavia puntualizzato Santoro – la
strumentazione normativa regionale consente in ogni caso di
procedere, pur se con un allungamento dell’iter che si sta
cercando di evitare mediante un accordo con il Comune di
Pozzuolo”.

Infine, quanto all’ipotesi di suddividere i lavori della
Tangenziale Sud in due lotti, “tale soluzione, pur essendo stata
valutata, non risolverebbe i problemi di sovraccarico di traffico
su Santa Caterina e Pasian di Prato, né del collegamento
dell’autostrada alla Sr353”. Inoltre, ha concluso l’assessore,
il doppio lotto “provocherebbe uno sconvolgimento del bilancio
dell’opera con particolare riguardo al rapporto scavi/rilevati
che non sarebbe più compensato con un certo incremento dei costi
e un allungamento procedurale, in quanto la Via non può essere
fatta per lotti ma deve essere applicata a un’opera completa”.
ARC/PPH/EP

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