Investire in tempo di crisi: il consulente consiglia “Non vendete, riposizionatevi!”

FINANZA-ECONOMIA-E-MERCATI-04Crolli delle borse e scenari da panico. Spread in risalta e l’ombra del debito che incombe su alcuni paesi dell’Unione europea. Venerdì sembrava che fossimo di nuovo pronti a una nuova ondata di disastri a ripetizione e invece oggi (20 ottobe 2014) le borse sembrano tenere. Cerchiamo di capire perchè con i nostro consulente, il broker Michele Zanolla

E’ tornato il grande panico alla fine della settimana scorsa: perchè?
I mercati azionari, dopo aver raggiunto dei massimi importanti, nelle ultime tre settimane hanno subito una forte correzione, in media del 10% e, per alcuni (Germania e Italia) anche di più, a causa dei timori di una recessione in Europa ed in particolare nei Paesi periferici.

Addirittura c’è chi ha parlato di panic seller, una situazione per cui i risparmiatori potrebbero decide di vendere perchè impressionati dal crollo. Cosa consiglia?
Per chi non è presente sui mercati azionari o ne è sottopesato, consiglio di sfruttare la correzione per entrare a questi prezzi. Ritengo che, nonostante alcune fonti di volatilità siano destinate a permanere, l’azionario continua a rappresentare una tipologia di investimento interessante.

Le istituzione economiche e le banche centrali che ruolo giocheranno nei prossimi mesi?
il ruolo delle “Banche Centrali” sarà fondamentale:
– La BCE (la banca centrale europea)con il nostro Draghi è pronta ad effettuare il famoso “quantitative easing”(acquisto di titoli) sui titoli di stato periferici, probabilmente entro gennaio/febbraio 2015, visti i dati sempre più negativi su inflazione (rischio deflazione), crescita PIL e disoccupazione;
– La FED (la banca centrale degli Stati Uniti)che giovedì ha dato dei segnali importanti comunicando che manterrà i tassi a “zero” per un periodo considerevole, quindi non li alzerà nel 2015, come invece previsto in precedenza.
Inoltre, già nella riunione del 28/29 ottobre del FOMC, potrebbe riattivare il quantitative easing o farne addirittura uno nuovo (Q.E. 4), mentre ci si aspettava la sua fine ad ottobre.
La motivazione di questo cambio di rotta da parte della FED sta nel rafforzamento del dollaro, che in un anno è passato da 1,38 ad 1,25/1,26 nei confronti dell’euro (come da me previsto). La FED ha paura che un ulteriore rafforzamento del dollaro a 1,15/1,20 nei confronti dell’euro, freni l’export e quindi la crescita. L’eventuale riattivazione dell’acquisto di titoli dovrebbe tenere il rapporto euro/dollaro sui livelli attuali.

E le banche italiane?
Sarà Importante anche l’esito degli “stress test” delle maggiori Banche europee, che verrà comunicato domenica 26 ottobre alle ore 12. Voci di corridoio dicono che tutte le Banche italiane saranno promosse, unico dubbio permane su Banca MPS, che però, potrebbe avere già scontato nei prezzi un eventuale bocciatura.

In conclusione? Vendere o comprare?
Per chi è già presente sui mercati finanziari, l’importante è mantenere la calma, perchè grazie alla “droga” di liquidità iniettata dalle Banche centrali, la situazione per fine anno migliorerà.

E per chi vuole investire da zero in questo momento? E’ il momento giusto?
Sì, è un buon momento per investire sui mercati azionari, la correzione in atto dà la possibilità di entrare a prezzi più bassi. L’importante è investire gradualmente ed in base al proprio profilo di rischio e diversificare sempre.

 

 

intervista a: Michele Zanolla
Wealth Adviser FinecoBank
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