ITS: BOLZONELLO, UN GRANDE PATRIMONIO PER IL NOSTRO TERRITORIO

Trieste, 17 lug – “Questo progetto, perché tale deve essere
definito Its, rappresenta un grande patrimonio per il nostro
territorio e per la nostra economia”, ha confermato il
vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello alla serata di
Trieste della 15.ma edizione dell’International Talent Support,
declinata secondo il tema dell’Utopia.

“Its non rappresenta un elemento effimero – ha aggiunto
Bolzonello nel corso della serata, presenti tra gli altri anche
gli assessori regionali Francesco Peroni e Gianni Torrenti –
bensì una realtà che fin dai suoi esordi ha sviluppato, con
coerenza e rigore, una progettualità specifica. E oggi siamo
tutti testimoni di una crescita costante, che ha reso Its una
delle manifestazioni più rilevanti nel panorama della creatività
internazionale: un laboratorio dove si fanno sperimentazioni
legate al senso della funzione e alle trasformazioni dei modi di
consumi”.

“Finalmente concordiamo tutti nell’affermare che la creatività,
in questo preciso momento storico, è in grado d’incidere in
profondità sulla competitività del sistema produttivo. Le aziende
e le realtà che coscientemente investono nella creatività
elaborano di fatto la prospettiva di un solido sviluppo
economico, mostrando migliori performance rispetto ai concorrenti
che non lo fanno e risultando quindi più competitive sui mercati
internazionali”.

Its Trieste in tal senso rappresenta un’opportunità per
promuovere la cultura della creatività e per visualizzare le sue
opportunità; al contempo è una grande promotore della cultura
millenaria del “nostro saper fare”, ha osservato il
vicepresidente della Regione, rilevando anche come l’edizione
2016 dell’evento abbia visto la “nuova” collaborazione con la
Regione attraverso il progetto “Its made in FVG” – definito
dall’ideatrice e direttore di Its, Barbara Franchin, “progetto
visionario e coraggioso” – e il coinvolgimento del gruppo
Eurotech nello sviluppo di una collezione di avveniristici
gioielli.

La tutela dell’artigianato di alto profilo diviene infatti uno
dei mezzi più efficaci per sottolineare due concetti
fondamentali, ha indicato Bolzonello: “l’italianità di questa
sapienza del fare come bene identificativo di una qualità non
replicabile e la tradizione e il legame storico con un contesto
di riferimento, sociale o territoriale che sia”.

“La manifattura di qualità scommette sul lavoro per rifondare il
valore dei propri prodotti – ha sostenuto Bolzonello – e questo
progetto di sinergia fra Its e le industrie del Friuli Venezia
Giulia è una chiara dimostrazione. Dobbiamo però lavorare per
comunicare questa ricchezza, per favorire il racconto di un nuovo
‘made in Italy’ che riesca ad incarnare tecnologia, interattività
e multimedialità. Un racconto che deve essere in grado di
comunicare questa complessità materiale ed immateriale”.

Un “modello Its”, salto culturale straordinario sempre secondo
Bolzonello, che Barbara Franchin vede in prospettiva andare a
coinvolgere anche altre alte competenze del Friuli Venezia
Giulia, quali – ha citato – l’agroalimentare e l’arredamento.

“Dopo anni di delocalizzazione nel segno della banalizzazione dei
processi produttivi, la manifattura ha ritrovato il suo orgoglio
facendo leva sul valore culturale di pratiche, gesti, tradizioni
che fanno parte della nostra vita e del nostro territorio. Un
nostro patrimonio che dobbiamo saper condividere, non per sposare
fenomeni di tendenza, quanto piuttosto per la consapevolezza che
senza un processo di coinvolgimento e di narrazione questa
ricchezza non può essere né capita né apprezzata”.

Bolzonello ha infine ricordato come il presidente della Camera
nazionale della Moda italiana, Carlo Capasa, nel suo intervento
alla Giornata qualità Italia dello scorso anno, disse che occorre
operare con una tensione costante alla ricerca, al nuovo, alla
sperimentazione, trasmettendo questa nostra capacità di coniugare
artigianato e tecnologia, tradizione e ricerca, efficienza e
creatività: dunque, “la sfida è quella di lavorare insieme per
ricercare un’unità di operato per progetti chiari e condivisi –
ha concluso il vicepresidente della Regione – all’insegna di
quella ‘voglia di andare restando’ sottolineata qualche anno fa
dallo stilista sardo Antonio Marras.
ARC/RM

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