Jankto: “In ritiro come schiavi; Gianpaolo Pozzo? Meglio Gino”

Non c’è andato leggero Jakub Jankto: il centrocampista ceco impegnato al momento con la nazionale si è tolto dei macigni dalle scarpe sull’ultima stagione. Sotto accusa i ritiri forzati e la gestione di Gianpaolo Pozzo. L’Udinese ha già annunciato una multa salatissima. Siamo ai saluti finali

“Siamo rimasti più di due mesi in albergo. Era il peggior albergo di Udine, dove i bagni erano sporchi. (l’albergo in questione ha fatto sapere di essere pronto a rivalersi legalmente contro Jankto)  Ci siamo sentiti come schiavi, non ci era permesso nemmeno di vedere i figli. Alcuni giocatori erano costretti a prendere dei sonniferi per addormentarsi. Era una punizione, ma ci dicevano che questa condizione doveva rinforzare lo spirito di squadra. In realtà questa situazione ha creato solo litigi e battibecchi”.
Sulla famiglia Pozzo: “Gino Pozzo è un presidente valido e una bravissima persona. I ritiri sono stati decisi dal padre Gianpaolo. Se avesse fatto tutto Gino Pozzo allora sarebbe stato meglio. Gino Pozzo ci ha aiutato tanto alla fine della stagione”.
E sul futuro: “Ora mi concentro solo sulle ultime due gare con la Nazionale, poi vedremo cosa succederà. Mi piacerebbe andare via dall’Italia. Sono qui da 4 anni e sono felice qui, ma ho voglia di cimentarmi in un nuovo campionato, magari in Inghilterra o in Spagna. La stagione appena conclusa all’inizio sembrava promettere bene, abbiamo anche fatto 5 vittorie di fila. Ma poi, in primavera, è arrivata una serie di 11 sconfitte consecutive. Sinceramente non meritavamo di perdere così tante gare. Per 10 volte siamo andati in svantaggio contro delle squadre ‘standard’, e abbiamo perso anche delle partite in cui abbiamo giocato in maniera eccellente.”