Latterie Friulane: Granarolo si ritira da operazione

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Granarolo si ritira dall’operazione di acquisizione di Latterie Friulane, il consorzio cooperativo del latte che occupa oltre 180 dipendenti. Lo ha comunicato il colosso bolognese con una nota cui spiega che, preso atto del voto contrario espresso ieri dai lavoratori rispetto all’accordo sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali e dal Consorzio, per il gruppo viene meno uno dei punti essenziali del progetto”. Il ritiro di Granarolo apre la strada alla liquidazione di Latterie Friulane che i soci sono chiamati a votare domani in un’assemblea straordinaria convocata da un settimana, a cui prenderà parte anche un notaio per avviare immediatamente la procedura con la nomina dei commissari. La cooperativa diventerebbe una sorta di commerciale del latte, venduto dagli allevatori sul mercato, ma sarebbe a rischio il posto dei circa 180 dipendenti dei due stabilimenti, Campoformido (Udine) e Spilimbergo (Pordenone). Sulla vertenza oggi avrebbe dovuto tenersi un incontro al ministero del Welfare per avviare la procedure di attivazione della cassa integrazione. L’incontro, però, è slittato al 25 marzo perché le istituzioni locali intendono incontrare i lavoratori.

“Il primo appuntamento – ricorda Bolzonello – è domani con l’assemblea dei soci di Latterie Friulane che ha come ordine del giorno la messa in liquidazione della cooperativa: il mio auspicio è che i soci decidano di prendersi un’ulteriore pausa di riflessione in modo da dare la possibilità ai lavoratori di ridiscutere della vicenda. Anche perché nelle prossime ore è possibile che le sigle sindacali convochino un’ulteriore assemblea dei lavoratori. Assicuriamo fin d’ora la nostra presenza, se richiesta, come abbiamo fatto fin qui”. Secondo Bolzonello, “anche in termini di esuberi erano stati fatti sensibili passi avanti e la disponibilità di Granarolo a migliorare ulteriormente il proprio piano industriale, tenendo aperta la linea Yogurt, o meglio modernizzandola, apriva interessanti ulteriori prospettive”. “In una situazione estremamente difficile – conclude Bolzonello – la Regione continuerà a fare il possibile per evitare che sia disperso un patrimonio di competenze e professionalità”.