Lavoro: Panariti, Flextronics interessata a porto franco Trieste

Trieste, 23 nov – “Una riunione interlocutoria dalla quale è
però emerso l’interesse dell’azienda Flex a radicarsi sul
territorio, utilizzando uno strumento di vantaggio come il regime
di porto franco, per sviluppare quella diversificazione
produttiva a cui mira”.

Così l’assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Loredana
Panariti, a margine del tavolo che si è tenuto oggi a Roma, al
ministero dello Sviluppo economico (Mise), sulla situazione dello
stabilimento della Flex di Trieste, appartenente al gruppo
Flextronics. Tra i partecipanti, il vicepresidente della
Flextronics, Eric Sislian, e i rappresentanti delle Rsu, di Uilm,
Fim Cisl e Nidil Cgil, mentre in rappresentanza del Ministero era
presente il coordinatore dell’Unità per la gestione delle
vertenze del Mise, Giampietro Castano.

L’azienda ha rappresentato un quadro di costante tenuta dei
livelli produttivi e sono state anche illustrate le opportunità
in via di sviluppo sia sui nuovi business sia sulle nuove
soluzioni tecnologiche, riconoscendo l’attività di collaborazione
riscontrata sul territorio favorita e sostenuta dalla Regione. Un
lavoro sinergico che, come è stato evidenziato nel corso
dell’incontro, si starebbe traducendo in una effettiva occasione
di crescita.

Panariti, nel sottolineare l’intensa attività di accompagnamento
messa in campo dalla Regione, ha ricordato che dal precedente
tavolo si sono susseguiti dieci incontri tra l’azienda e gli
uffici regionali competenti per accompagnare le progettualità di
Flextronics e prendere in carico i lavoratori e le lavoratrici
interinali ai quali non era stato rinnovato il contratto. Ad
oggi, di queste 65 persone, 23 sono occupate, 8 non si sono
presentate ai servizi e le altre sono state avviate alla
formazione e incrociate dal servizio dedicato alla preselezione.

Alla luce delle opportunità di sviluppo e dei primi risultati
illustrati dall’azienda e in considerazione della sostanziale
costanza dei carichi di lavoro, i sindacati hanno richiesto di
stabilizzare ulteriori posizioni.

“Siamo impegnati – ha concluso l’assessore – a tutelare le
posizioni dei lavoratori non confermati e ad accompagnare, con
gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione regionale, le
attività di ricerca e sviluppo dell’azienda”.
ARC/GG/fc

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