L’impresa di Raffaele e Mauro, su e giù in bici per 18 la ripida salita che porta a Castelmonte

Hanno affrontato la ripida salita che porta al santuario di Castelmonte per 18 volte consecutive, tante quante si sono rivelate necessarie per totalizzare un dislivello di 8848 metri, l’altezza dell’Everest, il tetto del mondo: due ciclisti estremi, Raffaele Nardini, cividalese, e Mauro Gubana, di Pulfero, hanno lanciato in chiave ducale (e vinto) la sfida del momento, “Everesting 8848”, considerata da molti la nuova frontiera del ciclismo. Da regolamento l’impresa dev’essere documentata nella sua continuità da un dispositivo Gps, che attesti lo svolgimento della sfiancante prova in un’unica tornata, praticamente senza pause dall’inizio alla fine. Chi taglia il faticosissimo traguardo viene iscritto in una Hall of Fame mondiale