Lingue minoritarie: friulano fuori dalla programmazione RAI

fotoL’assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Elio De Anna, ha scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, esprimendo ”la piu’ profonda preoccupazione” per l’esclusione del richiamo alla lingua friulana nel Contratto di servizio tra il Ministero e la Rai per il triennio 2010-2012. ”Si tratta di un atto gravissimo – ha affermato oggi De Anna a Udine – perche’ viola palesemente la legge 482/99, ritenuta anche dalla recente giurisprudenza della Corte costituzionale direttamente applicativa dell’articolo 6 della Costituzione, ma soprattutto perche’ crea un’ingiustificata discriminazione – ha aggiunto – fra minoranze presenti sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia”. Nella missiva, che verra’ inviata domani per conoscenza anche ai presidenti della Rai, Paolo Galimberti, e della Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Sergio Zavoli, oltre che al direttore della sede Rai per il Friuli Venezia Giulia, Roberto Collini, De Anna chiede un incontro urgente a Romani per valutare una possibile soluzione del problema. Il 9 giugno scorso la Commissione di vigilanza aveva adottato all’unanimita’ lo schema del contratto in cui il secondo comma dell’articolo 16 riconosceva la lingua friulana, accanto a francese, tedesco, ladino e sloveno, fra quelle minoritarie. ”Si era trattato – ha commentato De Anna – di un traguardo raggiunto dopo oltre dieci anni di richieste avanzate dalla nostra Regione e altre principali istituzioni locali. L’avvio di regolari trasmissioni in lingua friulana e’ un’istanza molto sentita sul territorio regionale che – ha concluso – e’ sempre stata sempre condivisa e sostenuta in sede di Commissione di vigilanza”. (ANSA).

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