L'intervento consentirà la riapertura a pedoni e ciclisti e migliorerà la fruibilità della ciclabile Udine-Cividale.

Vecchio ponte sul Torre a Salt, la Provincia programma per il 2016 la manutenzione straordinaria che consentirà la riapertura a pedoni e ciclisti e migliorerà la fruibilità della ciclabile Udine-Cividale

Il ponte sul Torre a Salt di Povoletto sarà riaperto al transito di pedoni e ciclisti. La Provincia di Udine ha inserito tra le opere prioritarie del 2016 un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato a ristrutturare alcuni elementi del manufatto che s’integrerà nella ciclabile Udine-Cividale migliorandone la fruizione ma soprattutto rendendo più sicura la percorrenza del tratto Beivars-Salt. Per coprire questa distanza, infatti, attualmente i ciclisti devono superare il guado all’altezza di via Emilia o, in alternativa, percorrere un tratto di strada provinciale incluso tra due rotonde della S.P. di Faedis situate prima e dopo il nuovo ponte sul Torre dedicato ai “Martiri delle Foibe”. Il tratto di ciclabile sul vecchio ponte eviterà l’utilizzo di viabilità provinciale ad elevata intensità di traffico. “L’intervento che contiamo di realizzare entro l’anno, compatibilmente con l’acquisizione di alcuni pareri (parere paesaggistico e variante urbanistica) – spiega il vicepresidente della Provincia di Udine con delega alla viabilità e al turismo, Franco Mattiussi – richiederà un investimento di 150 mila euro e consiste, tecnicamente, nella manutenzione straordinaria dei parapetti, del fondo stradale e nella ristrutturazione delle rampe di accesso. Chiuso da più di 30 anni al transito veicolare per problemi di staticità, il vecchio manufatto – prosegue Mattiussi – verrà reso nuovamente fruibile per i cicloturisti con il vantaggio di ottimizzare la prima parte del collegamento dell’itinerario ciclabile Udine-Cividale. Si tratta di un percorso ad anello di complessivi 82 chilometri che si snoda nella parte più orientale del Friuli e oltre a toccare la città ducale conduce anche alle suggestive Valli che si sviluppano lungo il corso del fiume Natisone e dei suoi affluenti”.

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